Le tradizioni durante le feste sono “out”? Non in Sicilia, dove tutto si reinventa

Le tradizioni durante le feste sono “out”? Non in Sicilia, dove tutto si reinventa

Certo non si può dire che la Sicilia sia una terra in cui mancano le tradizioni. Da decenni, ogni ricorrenza è segnata da un insieme di consuetudini, più o meno bizzarre e più o meno seguite dalla popolazione. Anche se sicuramente i costumi sono cambiati sensibilmente negli ultimi anni e ormai la maggior parte delle tradizioni fa parte solo dei ricordi degli anziani dei paesi dell’entroterra, parte di esse fa parte della vita di alcuni quartieri e contribuisce ancora oggi all’identità del siciliano e alla sua unicità.

Una delle tradizioni più bizzarre del passato è sicuramente quella di regalare ai bambini delle uova il giorno di Pasqua. E non si trattava di uova di cioccolato, ma di comuni uova sode. Per quanto oggi l’uovo Kinder sia un piacere irrinunciabile per la maggior parte dei bambini, c’era un tempo in cui era possibile comprare molto meno e allora si preferiva regalare un “banale” uovo sodo. L’uovo è un’antica tradizione e dai primi secoli della cultura cristiana rappresenta la vita e la fertilità.

La tradizione dell’uovo di Pasqua riguarda ancora oggi tutti gli italiani, ma i siciliani hanno un modo unico di mantenere questa tradizione viva. Forse oggi non esistono più le nonne e le zie che donano un semplice uovo sodo ai nipotini, ma sicuramente ogni siciliano che si rispetti ha preparato, visto preparare o almeno sentito parlare del cosiddetto aceddu cu ll’ovu, noto anche come cuddura cu ll’ova.

Si tratta di un biscotto di pasta frolla, con aroma di agrumi, che prende generalmente forma di colomba (da qui il nome), ma anche di cestino o di pecora in alcune località. E questo straordinario e antichissimo dolce ha al centro proprio un uovo, uno dei più antichi simboli della Pasqua.

E se Pasqua è una delle feste più amate dai siciliane, non è sicuramente l’unica segnata da usanze originali ed esclusive.

Ogni festa in Sicilia è l’occasione giusta per un ricco pasto in famiglia. Tutti i Natali, ad esempio, le nonne si mettono in cucina e preparano pasta al forno, carne, caponata e tanti dolci deliziosi. E il giorno prima, la Vigilia di Natale, non è da meno in termini di cibo: infatti, che Vigilia sarebbe senza scacciata e pizza? Anche questa è una tradizione antica: oggi forse la maggior parte dei siciliani preferisce comprare cibo pronto, ma non manca chi passa intere giornate a preparare i deliziosi piatti siciliani per tutta la famiglia.

I siciliani, però, non pensano solo al cibo: le feste significano anche tante risate e intere giornate di giocate a carte. Le partite di tombola, infatti, sono la base di ogni festa ben riuscita in Sicilia.

Chiunque pensi che questa sia una realtà recente, si sbaglia di grosso: la tradizione delle carte in Sicilia, che ormai è diventata quasi un “cult”, risale ai tempi in cui le famiglie utilizzavano le carte perché non c’erano soldi o diversivi, come la televisione o lo smartphone. Oggi il modo di giocare a tombola è cambiato molto e la tradizione è stata innovata, ma rimane comunque forte e radicata nella mentalità popolare.

Bastano queste poche notizie per confermare quanto i siciliani siano legati al loro passato. Ed è proprio questo a renderli unici: la loro capacità di mantenere in vita, con passione e spesso anche in forme innovative e a passo con i tempi, tradizioni che hanno decine e decine di anni.

Immagine di repertorio