La fedeltà, un valore che sta “morendo”: quando il tradimento diventa consuetudine

La fedeltà, un valore che sta “morendo”: quando il tradimento diventa consuetudine

Fedeli sono i cani“, una frase che si sente dire spesso in questi anni in cui ogni tipo di valore sta piano piano cadendo. Uno di questi è proprio la sopracitata fedeltà.

Consultando il dizionario della lingua italiana si legge che la fedeltà è una “costante rispondenza alla fiducia accordata da altri o a un impegno liberamente assunto, specialmente sul piano affettivo”.

Si può essere fedeli non solo a una persona cara (compagno o amico che sia), ma anche alla propria nazione, ai propri principi. Tutto si ricollega a una parola presente nella definizione del dizionario, “impegno“.

La fedeltà è un impegno e come tale va rispettato fino in fondo, ovviamente nei limiti del possibile. Purtroppo, però, sembra che ormai sia considerato debole chi è fedele e forte chi non lo è.

Siamo circondati da cambia bandiera, opportunisti, gente che tradisce la propria donna o uomo come se fosse una cosa normale, da niente. La cosa più spaventosa è che certe volte, alcuni individui, ne vanno anche fieri.

Un recente sondaggio ha dimostrato che il 60% degli italiani tradisce il partner. Una sorta di isteria di massa, una mancanza di valori e di rispetto, il tutto velato da una superficialità disarmante.

Sono stati creati programmi sopra questo argomento (“Alta infedeltà” per esempio) o film dove il tradimento viene quasi ridicolizzato, come se fosse una cosa su cui scherzare su. Per carità, nel mondo ci sono problemi ben più gravi di questo, ma la mancanza di attenzione verso certe situazioni diventa sempre controproducente.

Molti dei “traditi” subiscono numerose conseguenze dal punto di vista psico-fisico, dalla depressione alla rabbia incontrollata. Certe volte, sbagliando, arrivano a compiere anche gesti estremi. Tutto questo perché, oltre alla fragilità mentale ed emotiva del soggetto tradito, entra in gioco il fattore mistificazione. Chi tradisce è come se diventasse un individuo dal quale prendere esempio, d’altronde “in amore vince chi fugge“.

Fortunatamente, c’è ancora chi crede nella fedeltà. Sono rimasti probabilmente in pochi, ma lasciano viva la speranza di riportare in auge questo valore che sta morendo ogni giorno di più. Uno di questi è sicuramente Marco Missiroli, autore del libro “Fedeltà“, uscito recentemente. Missiroli, durante un’intervista dello scorso febbraio ha dichiarato: “Forse in quest’epoca si nasce già infedeli“. Come dagli torto.

Immagine di repertorio