La Catania cinefila fa breccia nel cuore dei giovani. Un viaggio a ritroso attraverso l’emozionante storia del cinema.

La Catania cinefila fa breccia nel cuore dei giovani. Un viaggio a ritroso attraverso l’emozionante storia del cinema.

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Con l’affermarsi dei servizi di streaming video online – Netflix, Infinity e Amazon Prime, per citarne alcuni – perfettamente legali e soprattutto economici, negli ultimi anni la cinefilia è impazzata persino tra i più giovani.

I millennials infatti sono il principale target su cui Netflix in particolare si è focalizzata, offrendo loro innumerevoli serie TV su cui fare binge watching; eppure la “fame di cinema” non si limita solo agli appariscenti prodotti sfornati in computer graphics ma gusta occasionalmente anche le pellicole della scorsa era cinematografica.

A saziare i giovani cinefili e consolidare le inevitabili lacune di questi colossi dello streaming, non troppo forniti per quanto riguarda il cinema classico, viene però in soccorso uno strumento, seppur non altrettanto recente, ugualmente potente.

Sul suolo catanese infatti, già dal 2003, è presente un minuziosamente curato Museo del Cinema che ospita la storia, non solo etnea ma anche italiana e straniera, delle più
emozionanti pellicole del secolo.

È tra i due piani di quest’ampia struttura che vengono svelati i segreti della magia del cinema, partendo dal prassinoscopio di Reynaud, passando per il fucile fotografico di Marey e giungendo infine al genio dei fratelli Lumière, al sonoro, ai colori e alle animazioni.

Proprio qui, sono state accolte lo scorso 11 aprile le classi dell’istituto superiore Cannizzaro che, in un tour tra le ricostruite location più importanti della storia del cinema, da “Il Padrino” a “Scarface”, hanno visto e toccato con mano il lavoro di registi e attori che hanno commosso e fatto gioire le precedenti generazioni.

La riscoperta del cinema come arte ed espressione del sentimento attraverso un vero e proprio viaggio tra proiettori e pellicole, ha certamente toccato i giovani catanesi che hanno ascoltato attentamente le grandi e piccole storie dietro le case cinematografiche del territorio – La Morgana, L’Etna, La Sicula, La Jonio e ultima ma non meno importante La Katana – sfortunatamente fallite a causa della Prima Guerra Mondiale, e i luoghi di cui il cinema ha vissuto.

L’incredibile e variopinta raccolta di opere contenute all’interno del museo non sono semplicemente un’attrazione turistica ma un vero e proprio tesoro che arricchisce il territorio catanese e fa innamorare di sé cittadini di ogni fascia d’età, convincendo sia i più giovani a rispolverare affascinanti classici che i più anziani ad aprirsi alla nuova e ricca frontiera cinematografica.

Nella speranza che i coming soon di oggi possano un giorno trovare posto nella galleria storica del domani.

 

 

Martina Parlavecchio

Classe V Sez. A inf. – ITIS “Cannizzaro” di Catania