QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.
Viaggi nel passato? Possibili, entrando nel Museo del Cinema di Catania. Scopriamo insieme cosa ha da raccontare la settima arte.
Il museo, attraverso collezioni, allestimenti e video, permette ai visitatori di scoprire le origini del cinema, i suoi protagonisti, le principali tecniche di ripresa e post-produzione e i film che ne hanno costituito le pietre miliari.
Il museo, situato all’interno del complesso culturale le Ciminiere di Catania, si sviluppa su due piani e si estende per una superficie di 900 mq. L’allestimento della struttura fu affidata allo scenografo svizzero François Confino (lo stesso progettista e ideatore del Museo Nazionale del Cinema di Torino) che rimase colpito dall’atmosfera catanese e dalle numerose case cinematografiche nate nei primi anni del 1900 nella città sicula (Etna Film, Sicula Film e la Jonio Film, per citarne alcune).
La visita inizia dalla sala intitolata Luci ed Ombre in cui è contenuta una collezione di proiettori francesi, la cui costruzione va dal 1915 al 1965.
Al piano superiore, oltre ad un’opera meccanica creata dallo scultore francese Patrice Ferrasse, vengono illustrate le principali tecniche che l’uomo ha sperimentato per riprodurre delle immagini (statiche o in movimento), partendo dalla pittura rupestre della Preistoria fino al film di culto Tron del 1982.
Segue la Galleria dei Ritratti in cui si possono ammirare diversi scatti dei film più rappresentativi della Sicilia. Una parte della collezione proviene dalla Scuola Nazionale di Cinema-Cineteca Nazionale di Roma.
L’itinerario continua entrando nella Sala Paradiso, costruita in omaggio al teatro Olympia (oggi sostituito dal McDonald’s di Piazza Stesicoro). Spente le luci, viene proiettato un corto composto da spezzoni di alcuni dei film più emozionanti di sempre, in onore dei sentimenti che il cinema è in grado di suscitare; il tutto presentato e guidato dall’ intramontabile attore palermitano Lando Buzzanca.
La visita si conclude con la sezione Casa del Cinema, probabilmente la più suggestiva, che propone degli allestimenti ripresi dai più celebri film del XX secolo: Dallo studio de Il Padrino, passando per la Jacuzzi di Tony Montana (dalla pellicola Scarface) e ad una cucina tipica degli anni ’50 (con tanto di stoviglie, vecchia televisione a tubo catodico e confezioni di prodotti vari), oltre che ad un garage in cui sosta un autocarro (in tributo al regista Giuseppe Tornatore e al suo L’uomo delle stelle); tutto è stato ricreato nei minimi dettagli per trasmettere al visitatore la sensazione di star vivendo, per qualche minuto, in un vero set cinematografico.
Il Museo del Cinema di Catania rappresenta un gioiello del sud, colmo di cimeli che testimoniano l’impegno internazionale nel mondo cinematografico. E voi? Siete pronti ad immergervi nel mondo senza tempo del cinema?
Antonino Giordano
Classe V Sez. A inf. – ITIS “Cannizzaro” di Catania