“Pancetta o guanciale?”. Questa è la domanda sicuramente più gettonata quando si vuole mangiare una carbonara degna di questo nome. Prima di svelarvi l’enigma, però, badate bene che è proprio il Carbonara Day il momento perfetto per effettuare uno “sgarro” alla dieta senza troppe preoccupazioni, senza sentirsi in colpa dopo, perché, in fondo, è una ricorrenza come un’altra e, pertanto, va celebrata al meglio dei modi… Soprattutto a tavola!
L’idea di dedicare un intero giorno al primo piatto più amato – probabilmente dopo la pasta al forno – è partita dai pastai Unione Italiana Food insieme a IPO (International Pasta Organisation) e ogni anno si è rivelata un successone. Così, sulla scia della tradizione, proprio il 6 aprile, si dà il via a una vera e propria challenge con l’hashtag #CarbonaraDay e tutti si cimentano a combinare gli ingredienti tra loro, arrivando a un mix dai sapori tradizionali e decisi, ma unici.
Non mancano opinioni, commenti, consigli, chi cerca di realizzare la foto perfetta e quant’altro: un vero e proprio “evento” (anche social) che unisce mamme e figli, food blogger, cuochi, amanti della cucina e non solo… Insomma ogni singola persona. Ma perché tutti amano la carbonara? Addirittura, secondo un’indagine sarebbe il piatto più consumato e richiesto tra quelli da consegnare direttamente online, secondo quanto rilevano i dati della celebre app per il domicilio Just Eat.
Un primo versatile, realizzabile con pochi ingredienti ma estremamente delicato, che richiede un’attenzione particolare per non fare a modo proprio e rischiare di combinare pasticci che possono alterarne il gusto. Anche il formato di pasta è importante: c’è chi predilige i rigatoni o le penne ma, assolutamente di gran lunga, il mix perfetto si ottiene con gli spaghetti, meglio se più spessi.
È arrivato, quindi, il momento di svelarvi l’arcano mistero, la risposta alla domanda da cui siamo partiti: la ricetta tradizionale prevede guanciale, pecorino, uova, sale e pepe. Niente pancetta e niente parmigiano. Niente innovazione, niente reinterpretazione. “La carbonara non è un’opinione“, insistono coloro che insegnano la vera essenza del piatto. In verità, anche l’uovo dovrebbe andare privato dell’albume, ma questa è una “svista” accettabile. Errori intollerabili, a parte quelli suddetti, sono considerati aggiungere panna, aglio, cipolla… Si tratta di un piatto già ricco di suo, non occorre abbellirlo con altro.
Ciò non toglie, però, che la cucina è un’arte, è creatività allo stato puro e ognuno ha il diritto di “sperimentare“, avendo i propri segreti per realizzare anche una carbonara al top. Probabilmente proprio il successo di questo primo piatto è il fatto di prestarsi a diverse varianti. Pur aggiungendo ingredienti “sbagliati“ è possibile, infatti, accontentare i palati, anche dei più esigenti. Ma non dei tradizionalisti, sia chiaro.
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