Ad agosto niente matrimoni, traslochi o scope nuove: le superstizioni più bizzarre sull’ultimo mese estivo

Ad agosto niente matrimoni, traslochi o scope nuove: le superstizioni più bizzarre sull’ultimo mese estivo

“Paese che vai, usanze che trovi”, recita un vecchio detto. Tuttavia, non sono solo i costumi a cambiare da luogo a luogo, ma anche le credenze popolari. Alcune sono bizzarre, altre largamente diffuse (anche oltre i confini), altre ancora sconosciute ai più, ma tutte destano enorme curiosità anche al giorno d’oggi.

Tra i 12 mesi dell’anno, agosto sembra essere quello più presente nei proverbi e nelle superstizioni tramandate nei secoli.

Sembra che il torrido mese, che per tanti coincide con il tanto atteso periodo delle ferie ma che al tempo stesso “annuncia l’inverno”, sia spesso tenuto in cattiva considerazione dai superstiziosi: è ritenuto, infatti, un momento “no” per traslochi e matrimoni.

Sin dai tempi degli antichi romani, agosto è dedicato al riposo. Tradizionalmente, però, una categoria di lavoratori non conosce pausa nell’ultimo mese estivo: gli agricoltori. Agosto, infatti, viene da sempre considerato il periodo adatto per la coltivazione delle viti, per ottenere uva e mosto di qualità nella stagione autunnale.

Proprio da questo detto deriverebbe la superstizione secondo cui cambiare casa durante questo mese porti sfortuna: per i lavoratori del settore primario, infatti, in passato traslocare spesso voleva dire perdere tutto il raccolto e cadere in disgrazia. Oggi, naturalmente, la situazione è diversa, ma molti preferiscono comunque rimandare i cambiamenti importanti a settembre.

E se traslocare ad agosto è ritenuta una pessima idea, altrettanto sconsigliate sono le grandi pulizie in casa: questo banale atto quotidiano, infatti, sarebbe causa di “sventure”. Nessuno lo ha mai dimostrato, ma le persone pigre sembrano accettare di buon grado quest’antica raccomandazione.

Più incerta, invece, l’origine della raccomandazione “Mai sposarsi ad agosto”: pare che, secondo la tradizione, le coppie che compiono il grande passo nell’ottavo mese dell’anno siano poi costrette ad affrontare grandi cambiamenti. Fine dell’amore, stravolgimenti economici, maggiori difficoltà nella vita coniugale? Questo non è chiaro, ma sembra che tanti innamorati prendano in considerazione questa superstizione nel scegliere la data del proprio matrimonio, nonostante dichiarino di non considerare vere queste “dicerie”. Più banalmente, molti preferiscono escludere i giorni d’agosto per una ragione ben diversa: evitare di “rovinare” le ferie di amici e parenti o problemi con l’organizzazione.

Una tradizione, anche questa difficile da comprendere, esiste anche per le donne sposate: meglio non comprare scope ad agosto. Le signore anziane, specialmente nei paesini di provincia, non fanno che ripetere: “Se lo fai, perdi tuo marito”. Nonostante le numerose prove che screditano questa cupa affermazione, la credenza risulta essere ancora diffusa (soprattutto nel Mezzogiorno).

Altra brutta notizia per gli innamorati: pare che il mese di agosto non sia esattamente il più positivo per le coppie. “Agosto, moglie mia non ti conosco”, recita un antico detto, diffuso in diverse parti d’Europa, ma cosa vuol dire? Le risposte sono contrastanti.

La versione moderna suggerisce che agosto, il momento delle vacanze e delle storie estive, aumenti il desiderio degli uomini verso le donne, spingendoli nei casi estremi al tradimento. Testi più antichi, invece, suggeriscono l’esatto contrario: si dice, infatti, che il caldo non abbia un effetto positivo sull’attività tra le lenzuola e che gli uomini, in particolare, siano “fiacchi” a causa delle temperature elevate.

Una spiegazione più logica, invece, vuole che in passato si tendesse a sconsigliare ai coniugi di avere troppi rapporti a fine estate per evitare gravidanze agli sgoccioli nel periodo primaverile, importante per la lavorazione dei campi, così da permettere anche alle donne di aiutare nell’attività agricola.

Qualunque sia la verità, una cosa è certa: queste superstizioni, per quanto ampiamente (e fortunatamente, bisognerebbe aggiungere) superate, esercitano ancora un certo “fascino” su molti e continuano a viaggiare sulle bocche di tanti senza mai conoscere una vera e propria morte, costituendo così una parte importante e interessante della tradizione locale.

Immagine di repertorio