“La voce negli occhi” a Cannes, “snobbato” a Catania. Crisafulli: “Che vergogna!”

“La voce negli occhi” a Cannes, “snobbato” a Catania. Crisafulli: “Che vergogna!”

CATANIA – A quattro anni dalla sua scomparsa, Salvatore Crisafulli, continua a “vivere” nel ricordo di chi, ogni giorno, lotta per le vittime della sua stessa malattia. 

Era il 2003 quando per Salvatore, a causa di un bruttissimo incidente stradale, inizia un calvario. Per 10 anni ha vissuto imprigionato nel proprio corpo in stato vegetativo permanente (così è stato dichiarato dalla scienza medica d’Europa). Locked-in, così viene definito il suo stato di salute. 

Per i familiari, gli amici, i parenti… Salvatore era capace di sentire e vedere quello che succedeva intorno a lui. 

La sua lunga battaglia è stata raccontata grazie ad un’emozionante pellicola prodotta da Sicilia Risvegli Onlus, “La voce negli occhi – Il Film” (qui il trailer ufficiale).

Prodotto dal regista Rosario Neri, il film andrà in concorso al Festival di Cannes

Il prossimo 15 febbraio, invece, nella capitale si terrà la proiezione alla Camera dei deputati. Un film contro l’eutanasia che merita il successo che sta riscontrando. 

La proiezione della pellicola, in prima visione, si terrà anche a Lecco, l’8 febbraio al cinema Palladium alle 20,30. La città non è stata scelta a caso: è proprio lì che è nata Eluana Englaro. Quest’ultima, a causa di un incidente stradale, ha vissuto 17 anni in stato vegetativo. La morte naturale è sopraggiunta a seguito dell’interruzione della nutrizione artificiale da parte dei familiari. Il suo caso divenne una lunga vicenda giudiziaria tra chi, come la famiglia, sosteneva l’interruzione del trattamento e tra chi, invece, come la giustizia italiana, si dichiarava sfavorevole a tutto ciò. La vicenda divenne un vero e proprio caso politico. 

Alla proiezione della pellicola nella città di Eluana sarà presente il fratello di Salvatore, Pietro Crisafulli, attore e produttore de “La voce negli occhi”. Inoltre, ci saranno anche il regista, il medico attore nel film e nella realtà insieme ad altri due attori. 

Per giorno 7 febbraio è stato fissato un incontro con i giornalisti. A conclusione un dibattito per chi vorrà intrattenersi per domande ai presenti.

Il fratello Pietro continua la sua battaglia per Salvatore, nonostante da alcuni mesi sia venuta a mancare mamma Angela. Donna di grande esempio per molti. 

Senza peli sulla lingua, Pietro ci ha raccontato come “il nostro capolavoro è stato censurato alla grande da chi, invece, dovrebbe aiutarci”. 

“Anche a Cannes, così come alla Camera dei Deputati – continua Pietro Crisafulli – dirò tutto quello che penso”. 

Tanta l’indignazione del signor Crisafulli per chi continua a far finta di nulla, soprattutto nella città etnea. “Nel film non c’è ombra del Comune di Catania. Gli farò fare una figura che mai dimenticheranno – spiega Pietro -. Si è conclusa la Festa di Sant’Agata e l’indignazione mia e di Sicilia Risvegli Onlus, è stata tanta”.

“Hanno bruciato denaro mandandolo in fumo per i fuochi d’artificio: tutto questo è stato un affronto alla povertà, a quei padri di famiglia che non hanno più un lavoro, ai senzatetto, ai terremotati costretti a vivere in tende sotto la neve e, soprattutto, a tutti i disabili gravi senza cure e assistenza”. 

“È una vergogna – conclude il signor Crisafulli – per le autorità catanesi, per la diocesi e le istituzioni in generale. Per non parlare dei 415 mila euro dati dal Comune di Catania al comitato organizzatore della festa. Nel frattempo, però, 53 malati gravissimi nella città etnea, soffrono da diversi anni perchè senza assistenza, senza dignità e senza cure”.