Uccise la figlia di 12 anni per punire la moglie: ergastolo per Roberto Russo

Uccise la figlia di 12 anni per punire la moglie: ergastolo per Roberto Russo

CATANIA – Accoltellò le sue due figlie mentre dormivano. La più piccola di dodici anni ha perso la vita mentre la maggiore è stata ferita gravemente. Dice di non ricordarsi nulla della mattina in cui è avvenuto il tragico fatto ma la Corte lo condanna all’ergastolo.

Roberto Russo dopo tre ore in camera di consiglio è stato condannato dalla Corte d’Assise di Catania, presieduta da Maria Concetta Spanto, all’ergastolo per l’omicidio commesso la notte del 22 agosto 2014. Durante la scorsa udienza, la richiesta del pubblico ministero Agata Santonocito era stata l’ergastolo ed è stata confermata stamattina, facendo trionfare la giustizia che tanto aspettava la madre delle bambine, Giovanna Zizzo.

L’omicida, quella mattina, pur affermando di non ricordate nulla sull’accaduto, ha colpito con due coltelli da cucina le sue due figlie come vendetta per la moglie che aveva deciso di lasciarlo a seguito di un tradimento. Roberto Russo ha colpito le due ragazzine uccidendo la figlia minore di dodici anni, Laura e ferito gravemente la figlia maggiore di quattordici anni, entrata in coma a causa dell’emorragia. La ragazza sembra essersi risvegliata proprio il giorno del funerale della sorella. L’uomo avrebbe poi cercato di suicidarsi colpendosi all’addome ma a fermarlo sono stati i due figli maschi, Andrea e Emanuele, che hanno poi immediatamente chiamato l’ambulanza.

Durante l’udienza, il legale, ha cercato di evidenziare il tentativo di suicidio, anche se sembra essere stato visto come un tentativo di evitare le conseguenze. L’uomo avrebbe continuato a dire di non ricordare, tuttavia l’amnesia potrebbe essere un caso di strategia difensiva. Ma queste sono soltanto supposizioni. Adesso Russo dovrà scontare il carcere a vita con isolamento diurno per quattro mesi e la perdita della potestà genitoriale.