Scambiano un agente per “cliente”: spacciatori prima si chiudono in casa e poi buttano la droga dalla finestra: arrestati

Scambiano un agente per “cliente”: spacciatori prima si chiudono in casa e poi buttano la droga dalla finestra: arrestati

PALERMO – La sezione antidroga della squadra Mobile di Trapani ha arrestato un 26enne, Vito Cascio, e un 55enne, Leonardo Barraco, per detenzione, ai fini di spaccio, di eroina ed hashish.

Leonardo Barraco, 55anni

Vito Cascio, 26 anni

Vito Cascio, 26 anni

Il duplice arresto è stato eseguito dopo le indagini effettuate nella nota piazza di spaccio del Rione Palme, zona da tempo monitorata dalle forze dell’ordine.
Gli agenti, dopo essersi introdotti all’interno di un condominio di via Vincenzo Sammartano, hanno eseguito una perquisizione domiciliare a casa di Vito Cascio. L’uomo insieme con l’altro arrestato, Leonardo Barraco, è stato trovato in possesso di oltre 30 grammi di eroina, in parte già confezionata in singole dosi avvolte in involucri di alluminio e di varie dosi di hashish.

L’accesso all’abitazione è però avvenuto grazie ai Vigili del Fuoco, dato che il 55enne, una volta accortosi dei poliziotti, si era barricato in casa.

Successivamente, un agente, spacciandosi per cliente, è riuscito ad entrare. Tuttavia, i due malviventi, dopo averlo riconosciuto, hanno spinto il poliziotto fuori dall’abitazione, facendolo cadere dalle scale.

Subito dopo, Leonardo Barraco ha approfittato per rinchiudersi nell’abitazione, da dove tentava di sbarazzarsi di parte dello stupefacente; tentativo che veniva tuttavia vanificato dagli agenti operanti, i quali, debitamente appostati lungo il perimetro dello stabile, hanno beccato l’uomo mentre scaraventava parte dello stupefacente dalla finestra.

I poliziotti hanno trovato una vera e propria centrale della droga: vi erano diverse bilance elettroniche di precisione, macchine per il sottovuoto, materiale per il confezionamento e la preparazione delle dosi, ma anche una macchina conta soldi professionale, evidentemente utilizzata per contare i guadagni.

Infatti, sono stati recuperati circa 11.620 euro, oltre a una serie di “pizzini” dove i due tenevano la contabilità della loro attività di spaccio, appuntandovi i nominativi degli acquirenti con accanto le somme da esigere.

Per questo motivo, i due sono stati arrestati e portati nel carcere di Trapani dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria.