Omicidio Dezio, il Ris di Messina scagiona i “colpevoli”: “Il sangue sui vestiti non è della vittima”

Omicidio Dezio, il Ris di Messina scagiona i “colpevoli”: “Il sangue sui vestiti non è della vittima”

VITTORIA – Ormai nessun dubbio sembra residuare sull’estraneità dei fratelli Alessandro, Marco e Antonino Pepi in merito all’omicidio Dezio, avvenuto nelle campagne del vittoriese.

L’ipotesi accusatoria, infatti, sarebbe stata sconfessata dalle analisi delle tracce di sangue trovate sugli indumenti degli indagati.

I R.I.S. di Messina confermano, infatti, che il sangue ritrovato sugli indumenti di Marco e Alessandro Pepi non appartiene alla vittima.

Non è emersa, inoltre, alcuna prova del coinvolgimento dell’altro fratello, Antonino.

La consulenza tecnica dei R.I.S. conferma, dunque, quanto sostenuto dai difensori difensori degli indagati, avv. Giuseppe Lipera e avv. Pietro Lipera.

Per i tre fratelli, in regime di custodia cautelare in carcere da 8 mesi, i difensori hanno presentato al Gip del Tribunale di Ragusa un’istanza di rimessione in libertà “l’assoluta mancanza di gravi indizi di colpevolezza”.

Stessa richiesta per Gaetano Pepi, attese le precarie condizioni di salute, la spontanea ed immediata collaborazione con l’autorità Giudiziaria nonché il mutato quadro delle esigenze cautelari.