Dopo il lieve aumento di casi di positività in Italia e il conseguente aumento dell’indice di trasmissibilità, l’Istituto Superiore della Sanità lancia un monito sottolineando di rafforzare l’attenzione, il rispetto delle misure preventive e ricordando alla sanità pubblica di intervenire il prima possibile per intercettare eventuali nuovi focolai.
Complessivamente il quadro generale della trasmissione, comunque, rimane a bassa criticità. In quasi tutte le regioni sono stati diagnosticati nuovi casi nella settimana dal 6 al 12 luglio, con un lieve aumento rispetto alla precedente in alcuni territori. Nel reperto settimanale del Ministero della Salute, che sta svolgendo l’opera di monitoraggio, si legge che in alcuni nuovi focolai ancora non è nota la catena di trasmissione.
Viene segnalato, inoltre, che in alcune Regioni e Province Autonome la presenza di nuovi casi è di importazione da altre regioni o stati esteri.
Il quadro epidemiologico nazionale è estremamente fluido, anche se vi è un lieve aumento nel numero dei casi, con un indice di trasmissibilità nazionale (Rt) di 1,01.
Ma se da un lato, nell’intero territorio nazionale la situazione è stazionaria, in 6 regioni l’indice Rt è salito sopra 1. Sulla base del monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute, a superare la soglia sono: Emilia Romagna (1,06), Lazio (1,23), Lombardia (1,14), Piemonte (1,06), Toscana (1,24) e Veneto (1,61).
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