Fiera dei Morti: rivivere le vecchie usanze e tradizioni

Fiera dei Morti: rivivere le vecchie usanze e tradizioni

PALERMO – Ogni anno per le festività dei morti vengono allestite in tutta Sicilia le cosiddette “Fiere dei Morti”.

L’evento è volto a fare riscoprire, in un’atmosfera d’altri tempi, vecchie usanze e antiche tradizioni. È possibile trovare bancarelle di giocattoli, di oggetti vari e di dolcetti tipici di questa festa.

Tra i vari dolciumi abbiamo: i particolari biscotti chiamati “crozzi ‘i mottu” (ossa di morto); i “pupatelli” ripieni di mandorle tostate; i taralli, ciambelle rivestite di glassa zuccherata; i nucatoli e i totò bianchi e marroni (i primi velati di zucchero, i secondi di polvere di cacao). E ancora, gli “‘nzuddi” (zulle con le mandorle, disponibili più secchi o ricoperte al miele), la frutta secca, la frutta di martorana e le rame di Napoli.

Insomma, tutti i dolci tipici per preparare il tradizionale “cannistru”, composizione tipica di questa festa.

In Siiclia, in diverse province si terranno le fiere, come a Palermo, a Catania (oltre che in città anche ad Adrano, Paternò, San Pietro Clarenza, Tremestieri Etneo e Vizzini), a Siracusa e a Lentini. Ma anche a Ribera nell’agrigentino, a Caltanissetta e, infine, a Troina, in provincia di Enna.