Fase 2, sì ai funerali ma ancora no alle messe. CEI esprime disappunto: “Chiesa esige di riprendere azione pastorale”

Fase 2, sì ai funerali ma ancora no alle messe. CEI esprime disappunto: “Chiesa esige di riprendere azione pastorale”

Ieri sera, nel corso di una lunga conferenza stampa, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato nel dettaglio i prossimi passaggi per affrontare in sicurezza la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus in Italia.

Immediata è arrivata la risposta della Conferenza Episcopale Italiana alle parole del premier che hanno annunciato il ripristino – seppur in modo parziale e con le dovute precauzioni – dei funerali, ma non delle messe.

La CEI ha diffuso una nota nella quale ha precisato di aver accettato “con sofferenza e senso di responsabilità, le limitazioni governative assunte per far fronte all’emergenza sanitaria“, ma che “la Chiesa esige di poter riprendere la sua azione pastorale“.

Sottolinea e chiede la Conferenza: “Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo. Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità – dare indicazioni precise di carattere sanitario – e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia“.

I Vescovi italiani, dunque, precisano di non potere “accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale“.

Fonte foto: chiesacattolica.it