Catania, sospensione servizio idrico 22 gennaio. Vitale: “Non abbiamo avuto reclami”

Catania, sospensione servizio idrico 22 gennaio. Vitale: “Non abbiamo avuto reclami”

CATANIA – Trema la terra e si sta per qualche ora senza acqua. Si potrebbe sintetizzare così la mancanza di fornitura idrica in alcune zone di Catania lo scorso 22 gennaio. Il motivo della sospensione è stato lo svolgimento di interventi di manutenzione straordinaria su alcuni tratti del canale potabile che approvvigiona il capoluogo etneo danneggiati dal terremoto della notte di Santo Stefano.

Le preoccupazioni da parte della gente in vista di ciò sono state molto forti, ma il lavoro dei tecnici della Sidra Spa, la società che gestisce l’erogazione dell’acqua in città, non ha creato particolari problemi e nelle ore che sono servite per il riparo delle condutture danneggiate non sono state riscontrate criticità.

Una conferma di ciò la dà il presidente dell’azienda Antonio Francesco Vitale, che sottolinea soprattutto come il guasto sia avvenuto principalmente sul canale potabile che fornisce l’acqua alla città.

Non abbiamo avuto reclami – spiega Vitale – perché non ci sono stati disservizi di alcun genere, come mi ha riferito l’ingegnere Patrizia Spitaleri, responsabile della distribuzione. Il canale principale, che parte da Aci Catena, a seguito del terremoto aveva registrato dei crolli, c’era una perdita di acqua e abbiamo dovuto interrompere il servizio. Abbiamo staccato alle 2 di notte del 22 gennaio per l’intervento di sostituzione e alle 17 abbiamo riattaccato l’acqua”.

Il giorno successivo alla cittadella universitaria alcune attività sono state sospese proprio per la mancanza di acqua, ma la decisione è stata interna, perché l’assistenza è stata data a tutti. Le criticità non sono state riscontrate nemmeno da un punto di vista tecnico e per i fenomeni di bassa pressione idrica nelle ore immediatamente successive alla fine dei lavori l’assistenza non è mancata.

“Noi abbiamo garantito alle scuole e alle università – conclude Vitale – le autobotti e la scelta di sospendere la lezione è stata dei dirigenti. Abbiamo dato le comunicazioni a tutte le strutture e anche lì non abbiamo avuto nessun reclamo. Le nostre squadre di operai non hanno avuto difficoltà, mentre per quanto riguarda la provincia la sospensione è stata a Canalicchio, nella parte che ricade nel Comune di Tremestieri Etneo, e nelle zone di Fasano e Carrubella a Gravina. Noi serviamo, oltre a questi Comuni, anche San Giovanni la Punta e Sant’Agata li Battiati. Se dopo la riattivazione del servizio si fossero presentati casi di bassa pressione abbiamo messo a disposizione il nostro numero verde per una richiesta d’intervento”.