Svolta in medicina, due terapie per ridurre il colesterolo: in Italia troppi morti per malattie cardiovascolari – I DATI

Svolta in medicina, due terapie per ridurre il colesterolo: in Italia troppi morti per malattie cardiovascolari – I DATI

ITALIA – Svolta in campo medico. In Italia arriverà quest’anno il farmaco innovativo contro il colesterolo. La Commissione europea ha approvato qualche settimana fa l’inclisiran, farmaco destinato al trattamento di pazienti adulti con ipercolesterolemia o dislipidemia mista.

Una terapia che consiste in due somministrazioni all’anno sottocute e che mira a ridurre il tasso di colesterolo LDL (cattivo) persino nei casi più difficili. Tale novità è stata lanciata dall’azienda farmaceutica Novartis che ha spiegato, in termini di attendibilità, che tale approvazione è avvenuta dopo aver valutato i risultati emersi dal programma di sviluppo clinico “Orion”, pubblicati nel “New England Journal of Medicine”.

Inclisiran, un siRna (small-interfering Rna) first-in-class, ha dimostrato una riduzione di circa il 52% del colesterolo cattivo nei pazienti dove il valore LDL si mantiene alto, nonostante le terapie a base di statine alla dose massima tollerata.

Un’altra novità riguarda l’acido bempedoico che, secondo recenti studi, nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica e/o ipercolesterolemia familiare eterozigote sarebbe in grado di ridurre il 21,2% di colesterolo cattivo nelle donne e il 17,4% negli uomini. Pare, dunque, che l’acido bempedoico sia stato ben tollerato anche dai pazienti che hanno avuto difficoltà nelle terapie a base di statine.

Se queste due terapie dovessero davvero funzionare anche nei casi più complicati, si tratterebbe di una rivoluzione nell’ambito delle malattie cardiovascolari. Tutto ciò potrebbe avere un impatto positivo sulle drammatiche percentuali di decessi che ogni anno affliggono il nostro Paese. Il colesterolo alto porta a gravi conseguenze come ictus e infarti, il più delle volte senza lasciare scampo ai malcapitati.

Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia

In Italia l’ultimo aggiornamento in merito risale allo scorso aprile. Nella nazione, secondo quanto riportato nel sito del Ministero della Salute, “le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35,8% di tutti i decessi (32,5% nei maschi e 38,8% nelle femmine). In particolare, secondo i dati Istat 2017, la cardiopatia ischemica è responsabile del 10,4% di tutte le morti (11,3% nei maschi e 9,6% nelle femmine), mentre gli accidenti cerebrovascolari del 9,2% (7,6% nei maschi e 10,7% nelle femmine)“. Tuttavia, sebbene le donne risultino le più colpite, pare che in esse le malattie cardiovascolari si presentino con 10 anni di ritardo rispetto agli uomini poiché fino alla menopausa sarebbero “aiutate dalla protezione ormonale“.

Gli accorgimenti per una vita sana

Sempre secondo quanto suggerito dal Ministero della Salute, per evitare di incorrere in gravi conseguenze durante la vita, è bene seguire una corretta alimentazione e praticare attività fisica. Inoltre, bisognerebbe evitare il consumo di alcol e bisogna evitare anche di fumare. Nello specifico, per quanto riguarda lo sport, sarebbe una buona abitudine una camminata ogni giorno di circa 30 minuti. Per quanto concerne il cibo, invece, bisognerebbe consumare prodotti con poco sale e pochi grassi e dunque si dovrebbero abolire i dolci, gli insaccati, i formaggi, le bibite gassate e alcune tipologie di carne.

Fonte foto: Nurse Times