Succede a Catania e provincia: 31 maggio MATTINA

Succede a Catania e provincia: 31 maggio MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni condotte a Catania e provincia da polizia e carabinieri:

  • personale della Squadra di Polizia giudiziaria dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aeroporto Catania, a seguito di accurata attività di indagine, ha deferito in stato di libertà un individuo di 39 anni, resosi responsabile del furto di alcuni macchinari industriali per la ristorazione nonché di numerose bottiglie di alcolici da un esercizio commerciale sito nel sedime aeroportuale. In particolare, ricevuta la denunzia di patito furto, gli agenti, attraverso approfondite indagini tecniche effettuate con l’aiuto dei sistemi di videosorveglianza presenti, hanno accertavato che il reato era stato portato a segno da due soggetti, di cui uno ancora da identificare che, dopo ripetuti sopralluoghi a bordo di una vecchia utilitaria, si sono introdotti furtivamente all’interno del bar-ristorante, mettendo a segno il colpo. Gli investigatori sono riusciti, attraverso un sofisticato controllo incrociato con altri sistemi in uso alla Polizia di Stato, a risalire all’identità di uno dei malfattori responsabili del reato di furto aggravato che è stato deferito in stato di libertà;

 

  • la Squadra di Polizia di Frontiera Aerea ha proceduto all’arresto di un cittadino extracomunitario, proveniente da Istanbul. Durante un’attività di verifica documentale nei confronti dei passeggeri provenienti da Istanbul, è stato sottoposto a identificazione uno straniero di presunta nazionalità senegalese, il quale, con atteggiamento sospetto, ha tentato di superare i controlli di frontiera. Il profiling effettuato con sofisticate modalità tecniche dagli esperti operatori di Polizia, ha portato ad approfondimenti documentali tali da consentire di appurare che il passaporto esibito e il Visto contenuto in esso erano entrambi alterati nella fotografia del titolare. Il passeggero, messo alle strette dall’incalzare delle domande poste dagli agenti, ha ammettesso che quel passaporto, in effetti, non era genuino. Lo straniero è stato identificato quale cittadino senegalese di 31 anni e arrestato perché responsabile del reato di possesso e fabbricazione di documento falso. L’arrestato dopo gli atti di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato rimesso in libertà;

 

  • personale delle Volanti ha arrestato per il reato di furto aggravato su auto in sosta T.E., 27 anni, pregiudicato. A seguito della segnalazione relativa a due individui che stavano armeggiando su un’auto parcheggiata in Viale Librino, le Volanti sono riusciti a bloccare un uomo il quale teneva ancora in mano il catalizzatore che aveva asportato dal veicolo. Sotto la vettura, è stato rinvenuto anche il flex con il quale i malfattori avevano tagliato il catalizzatore e altri parti dell’auto. Dopo la formalizzazione della denuncia da parte della vittima, l’arrestato su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo;

 

  • personale delle Volanti ha denunciato in stato di libertà per i reati di tentato furto su auto e ricettazione di tre telefoni cellulari un pregiudicato di 20 anni, residente a Cesena. Gli equipaggi sono stati inviati in via Luigi Sturzo, in ausilio a personale dell’Esercito Italiano che aveva notato un individuo sospetto introdursi all’interno di un’utilitaria parcheggiata in strada. L’uomo è stato quindi bloccato e accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti. A seguito della formalizzazione della denuncia da parte della proprietaria dell’auto l’uomo è stato denunciato per il reato di tentato furto su auto e, essendo stato trovato in possesso di tre cellulari della cui legittima provenienza non sapeva fornire alcuna giustificazione, è stato denunciato anche per il reato di ricettazione;

 

  • è stato un fine settimana all’insegna degli interventi “in famiglia” quello dei carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale che, in questi specifici casi, devono far contemperare i rigori della legge con gli stretti rapporti familiari esistenti tra i protagonisti. In particolare sono intervenuti in via Matteo Ricci, dove una 32enne aveva chiesto il loro intervento al 112 NUE per sedare una lite tra sua madre e il fratello 23enne. Tra la richiedente e la madre infatti, una 46enne con problemi di dipendenza alcolica spesso accomunata all’uso di psicofarmaci, era scoppiata una lite per futili motivi acuita dallo stato di ebbrezza di quest’ultima tanto che l’altro figlio, nonché fratello della richiedente, era intervenuto per cercare di calmare la situazione allontanando la mamma che, però, è caduta procurandosi un “trauma emitorace destro, frattura distale radio destro e frattura stiloide ulnare” con una prognosi di 30 giorni, come refertato dai medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania, che, suo malgrado, gli è valsa una denuncia per lesioni aggravate;

 

  • nella centralissima via Manzoni, i carabinieri sono intervenuti su richiesta di una 43enne la quale lamentava che il fratello 35enne aveva tentato di entrare dentro il suo appartamento. L’uomo all’arrivo dei carabinieri ha gridato loro di andar via poiché “innocente” ma, successivamente, i militari hanno avuto effettivamente modo di constatare i danni lamentati dalla richiedente, sorella dell’uomo, con il quale condivide lo stesso piano dello stabile di residenza. La donna, poi confortata da un’altra sorella frattanto arrivata e che ha confermato i fatti, ha raccontato ai militari che l’uomo era solito chiederle somme di denaro per soddisfare il suo bisogno di droga ma che stavolta, al suo diniego, ha tentato di sfondarle la porta d’ingresso dell’abitazione condivisa con il compagno. La volontà della donna di procedere nei confronti del fratello, anche in questo caso, ha comportato per quest’ultimo la denuncia per violazione di domicilio e tentata estorsione;

  • i carabinieri della Stazione di Mineo hanno denunciato un 37enne di Grammichele (CT), ritenuto responsabile di porto di oggetti atti ad offendere. I militari stavano eseguendo un posto di controllo sulla SS 385 Catania Caltagirone allorché, hanno imposto l’alt al conducente di una Nissan Juke di colore giallo. Il conducente però, sottoposto ad un rapido controllo, è stato trovato in possesso di un tirapugni in metallo, nascosto all’interno del proprio borsello e, pertanto, pronto all’uso. Singolare è stata la giustificazione dell’uomo che ha riferito ai militari di essere entrato in possesso dell’oggetto in occasione di una presunta rissa nel corso della quale egli, attivatosi per calmare gli animi dei facinorosi, lo avrebbe tolto dalle mani di uno dei contendenti “dimenticandosi” di disfarsene.