Studentessa dell’I.C. “Don Antonio La Mela-Mazzini” di Adrano premiata a Roma al concorso nazionale “Salva la tua lingua locale”

Studentessa dell’I.C. “Don Antonio La Mela-Mazzini” di Adrano premiata a Roma al concorso nazionale “Salva la tua lingua locale”

ROMA – È in corso di svolgimento a Roma presso la Sala Baldini in piazza Campitelli, la premiazione di un concorso nazionale indetto e promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI) che prevedeva la realizzazione di componimenti (poesie e prose) nei dialetti o lingue locali del proprio territorio, del titolo “SALVA LA TUA LINGUA LOCALE”, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sulla tutela e salvaguardia dei patrimoni linguistici italiani.

I partecipanti, da tutti gli angoli del Paese dove la tradizione del dialetto è ancora forte e comunicativa, hanno inviato i loro elaborati per far conoscere il loro sistema linguistico di ambito geografico limitato, appartenente a un gruppo di sistemi geneticamente affini.

Da Adrano a Roma, premiata Gemma Reina

È grazie alla tenacia del Prof. Marcello Arcoria e della Prof.ssa Maria Quaceci che, avendo percepito l’importanza del progetto e sensibilizzando le loro classi a partecipare, hanno fatto sì che una loro studentessa, Gemma Reina, della classe 1^E dell’I.C. “Don Antonio La Mela – Plesso Mazzini” di Adrano, ha ricevuto una Menzione speciale per il componimento in prosa “A suffitta du spirdu tintu” (la soffitta dello spirito cattivo).

Dal titolo si comprende già che il racconto ha il sapore di un’antica storiella, di quella che raccontavano i nonni ai nipoti, legata a certe tradizioni, per tenere alta l’attenzione della fantasia: inventare figure mentali in rappresentazioni complesse diverse dalla realtà.

Immaginazione e creatività adolescenziale che si apprende dai grandi.

Clicca qui per il testo e la traduzione del componimento in prosa di Gemma Reina

Accompagnata dalla mamma, la Sig.ra Piera Schillaci, insieme ai già nominati mentori Prof. Arcoria e Prof.ssa Quaceci e la Dirigente Prof.ssa Tiziana Baratta, la studentessa Gemma ha ritirato il suo premio con infinita soddisfazione e tanta commozione.

Le parole del Prof. Arcoria

Guai ad allontanarsi dalle proprie tradizioni” – afferma il Prof. Arcoria docente di Gemma – “quelle che storicamente si sono imposte come lingua nazionale e cultura. E per questo motivo che, avendo scoperto delle qualità, estro e genialità nella classe ho voluto spingerla a partecipare. Gemma non ha deluso noi e soprattutto sé stessa”.

La felicità di mamma Piera

La mamma Piera che ha accompagnato la figlia a ritirare l’ambito premio è emozionata e orgogliosa: “Noi genitori ci mettiamo tutto l’impegno perché i nostri figli possano avere un avvenire dove le attitudini e i meriti si trasformino in un valore che col tempo daranno i suoi frutti, ma è anche grazie alla scuola e come sono seguiti attentamente questi ragazzi che sviluppano l’idea e il coraggio di impegnarsi”.

Il commento della Dirigente

E infine la Dirigente, la Prof.ssa Baratta che dichiara: “Queste sono le più grandi soddisfazioni della nostra missione di educatori. Sapere che noi abbiamo fatto qualcosa di utile per loro e loro, i nostri studenti, sanno farla anche meglio sorprendendoci ogni giorno di più e dimostrando notevoli capacità di comunicazione”.

Gemma, tutta trionfante, dedica il suo premio a tutta la comunità adranita orgogliosa delle proprie origini. A lei vanno i più sinceri auguri di poter dare ancora tanto, con la sua generosità d’animo e la voglia di trasmettere e dialogare, di diffondere cultura e sapere del suo territorio.

Alcuni scatti della premiazione