Stop modalità aereo in volo dal 2023: sarà rischioso? Risponde il Prof. Marino

Stop modalità aereo in volo dal 2023: sarà rischioso? Risponde il Prof. Marino

ITALIA – La modalità aereo sta per diventare solo un ricordo all’interno dell’Unione Europea. A partire dal 2023, infatti, in seguito alla decisione di Bruxelles, ai passeggeri verrà consentito di utilizzare i dati mentre sono in volo. La decisione permetterà alle compagnie aeree di fornire la tecnologia 5G, ma anche di richiedere ai passeggeri un supplemento per l’accesso ai dati.

I passeggeri potranno ascoltare musica e video in streaming, accedere alle app ed effettuare telefonate sugli aerei dotati di 5G. Il piano “consentirà di usufruire servizi innovativi per le persone” e aiuterà le aziende europee a crescere, come ha spiegato Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno. Le compagnie aeree useranno speciali apparecchiature di rete chiamate “pico-cell” per instradare chiamate messaggi e dati attraverso una rete satellitare che collega l’aereo alla rete mobile di terra.

Il 5G consentirà servizi innovativi per le persone e opportunità di crescita per le imprese europee. Il cielo non è più un limite quando si tratta di possibilità offerte dalla connettività superveloce e ad alta capacità”, ha sottolineato lo stesso commissario per il mercato interno Thierry Breton in una nota.

L’autorizzazione della connessione dati di ultima generazione in aereo procede nel solco del piano d’azione per il 5G disposto dalla Commissione Europea per garantire la rapida diffusione dell’infrastruttura in tutta Europa.

La decisione di esecuzione della Commissione aveva riservato dal 2008 date frequenze per la telefonia mobile in volo, consentendo alle compagnie aeree di fornire servizi di messaggistica, telefonate e dati ai passeggeri in viaggio nell’Ue. Il servizio sarà erogato nella cabina degli aeromobili attrezzati con appositi apparati di rete, per connettere gli utenti e instradare chiamate, sms e dati, tipicamente tramite una rete satellitare, tra l’aeromobile e la rete mobile terrestre.

Sarà pericoloso? Possono sorgere dei rischi legati alle interferenze causate dai dispositivi elettronici che andrebbero ad intaccare gli apparecchi radio dei piloti?

Per rispondere a questi quesiti, è intervenuto ai microfoni di NewSicilia.it Giuseppe Marino, astrofisico, docente di Matematica e Fisica al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania.

In linea generale il 5G è basato su onde elettromagnetiche, come lo sono pure quelle coinvolte in tutta la telefonia mobile, nella radio, nella TV, nei sistemi radar. Non vedo pertanto un evidente motivo di pericolosità per la salute. D’altronde tali pericoli sono stati ipotizzati in passato anche per la normale telefonia cellulare (e ci scommetterei che ancora prima qualcuno li aveva ipotizzati per radio e TV) ma mi risulta che tutte le ricerche scientifiche sull’argomento non hanno mai evidenziato correlazioni tra le patologie umane e le onde elettromagnetiche coinvolte nelle telecomunicazioni.

Alcune evidenze sono state trovate – continua il docente – nei casi in cui cellulari di vecchia generazione venivano usati per almeno 4-5 ore tenendoli in funzione appoggiati all’orecchio; in tali casi pare che l’aumentata probabilità di insorgenza di neoplasie nell’orecchio fosse correlata al calore dell’apparecchio, ma non comunque alle onde.

Onde elettromagnetiche certamente nocive per le cellule sono quelle ad altissima frequenza, quali i raggi X o i raggi gamma, ma quelle delle telecomunicazioni hanno frequenze immensamente più basse che non hanno potere ionizzante; quindi, non credo possano danneggiare i tessuti umani. Potrebbero magari riscaldare i tessuti, ma preoccuparsi di questo effetto sarebbe equivalente a preoccuparsi di accendere una stufa, che peraltro produce calore in quantità immensamente maggiore delle o.e.m. della telefonia.

Per quanto riguarda i pericoli dovuti a possibili interferenze, – conclude il professore e astrofisico – immagino che una tecnologia così avanzata come quella del 5G non potrebbe esistere se gli scienziati e ingegneri che l’hanno sviluppata fossero così poco competenti da non conoscere la problematica delle interferenze, che invece deve essere perfettamente nota per permetterci di sintonizzarci su un canale radio desiderato o su qualunque altro tipo segnale di telecomunicazione. Tant’è che se il problema interferenze fosse reale nessun aereo potrebbe volare, circondati come siamo di onde elettromagnetiche“.

Fonte foto cineavatar.it