Palermo, dopo il pareggio con lo Spezia, sarebbe ora di tornare allo stadio

Palermo, dopo il pareggio con lo Spezia, sarebbe ora di tornare allo stadio

PALERMO – Il ritorno da La Spezia con un punto non riempie di entusiasmo l’ambiente rosanero, ma conferma la solidità della squadra, capace di mantenere la calma ed amministrare con intelligenza il gioco anche nei campi difficili come quello ligure.

E che la trasferta sarebbe stata ostica si sapeva in partenza: gli uomini di Gallo erano reduci da tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro partite, con la seconda miglior difesa del campionato, dopo quella rosa, e arrivavano all’incontro con l’entusiasmo di una tifoseria che ha apprezzato gli sforzi della dirigenza, capace nel mercato invernale di riuscire ad accaparrarsi Raffaele Palladino, che, con il suo bagaglio d’esperienza, sarà sicuramente utile alla causa dei bianconeri liguri.

Ed i tifosi spezzini ieri hanno reso ancora più difficile il compito ai rosa, rendendo il Picco un’arena assordante con un sostegno continuo ai propri beniamini.

Bravissimo è stato il Palermo a non farsi intimidire dall’ambiente e dall’inizio partita impetuoso degli avversari, forti della presenza contemporanea in attacco dell’ex Gilardino e dell’arcigno combattente Granoche.

Se i rosanero non avessero preso immediatamente, come è successo, in pugno le redini del gioco e, con il loro costante possesso palla, non avessero soffocato le iniziative della brigata spezzina, sicuramente i pericoli per Pomini, che era sceso in campo al posto di Posavec bloccato dall’influenza, sarebbero stati notevoli.

Invece l’unica palla gol dello Spezia, capitata al 19° minuto della ripresa sui piedi di Gilardino, da apprezzare comunque l’impegno del biellese per sacrificio e determinazione, ha visto Pomini pronto e reattivo a salvare, con un intervento molto difficile, il risultato dei rosa.

A fine partita, Bruno Tedino è apparso stranamente critico verso i suoi giocatori: ha apprezzato la cattiveria agonistica che ha animato i suoi e che ha consentito di uscire imbattuti dal Picco, ma si è lamentato della fase offensiva della squadra.

Mi aspettavo qualcosa in più dai ragazzi, di arrivare con più uomini ad occupare l’area avversaria. Dobbiamo aumentare l’indice di pericolosità delle nostre azioni offensive. E senza grinta né spirito di sacrificio non andiamo da nessuna parte. Ci è mancata la tempra e senza quella non possiamo esprimerci al meglio”, queste le parole del mister riportate dal “Giornale di Sicilia” oggi in edicola.

E sono parole velate da una severità verso i propri giocatori forse un po’ troppo eccessiva, ma che fa capire quanto Tedino ieri ci teneva a vincere. D’altra parte anche le scelte operate durante la partita lo confermano, con l’inserimento al 21° della ripresa del nuovo acquisto Moreo in sostituzione di Fiordilino, schierato dall’inizio al posto dell’indisponibile Rispoli.

Da sottolineare la buona prestazione del terzetto difensivo, con Szymiński, chiamato a sostituire Cionek, bravo anche nella fase di impostazione, e Struna e Bellusci abili a frenare le iniziative delle punte avversarie.

Il punto conquistato consente al Palermo di rimanere in vetta alla classifica anche se in coabitazione con il Frosinone, che ha vinto con largo margine in casa contro la Pro Vercelli. Il distacco sulla terza, l’Empoli vittorioso contro la Ternana, si è però ridotto a 3 punti, e sabato contro il Brescia al Barbera sarà d’obbligo la vittoria.

E proprio sabato sarebbe auspicabile che i tifosi rosanero facessero sentire il loro supporto a questa squadra che, con umiltà, perché non possiede fuoriclasse, e sacrificio, sta disputando un campionato al di là di ogni più rosea previsione.

Sarebbe forse arrivato il momento di mettere da parte le questioni di principio e di coerenza da qualcuno chiamate a giustificare l’assenza allo stadio: è ora di sostenere il Palermo con i fatti!

Il campionato è difficile, il Palermo lo sta disputando con onore, ma le altre squadre hanno il supporto del loro pubblico e ieri i supporters spezzini sono stati determinanti.

E poi la contestazione a Zamparini, se proprio non si vogliono accantonare anche momentaneamente i dissensi, si può fare anche allo stadio, sicuramente con maggiore visibilità, in qualche momento della partita.

Ma nei momenti cruciali dell’incontro, trascinare questi ragazzi verso la vittoria, con il supporto che i tifosi rosanero sanno dare, è doveroso e produttivo. E non vorremmo ricordare l’analogia con la questione di quel marito, che, per fare un dispetto alla moglie, si taglia…….!!!