“Sono stato in ospedale” ma non è vero, arresti per evasione nel Catanese

“Sono stato in ospedale” ma non è vero, arresti per evasione nel Catanese

PATTI – Durante un’operazione di controllo del territorio, i carabinieri hanno intercettato un uomo che si muoveva per il centro, nonostante fosse agli arresti domiciliari.

Immediatamente fermato, il sospettato ha cercato di giustificare la sua presenza fuori dal domicilio dichiarando di essere andato all’ospedale di Patti, ma i carabinieri hanno scoperto che questa versione dei fatti non era veritiera. Per questo motivo, il 60enne è stato arrestato per evasione.

In un altro episodio, in flagranza di reato di “evasione”, un 47enne pregiudicato di Catania è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Ognina.

In questo caso l’uomo è stato sorpreso al supermercato. Un carabiniere della stessa Stazione, libero dal servizio, stava facendo degli acquisti all’interno di un supermercato a Picanello quando ha notato un uomo, tra i clienti, entrare nel negozio.

Il militare dell’Arma ha immediatamente riconosciuto il soggetto come il 47enne sottoposto agli arresti domiciliari e sotto la vigilanza della stazione di Ognina.

Il 47enne ha iniziato a muoversi tra i corridoi del supermercato, mentre il carabiniere ha subito allertato il comando chiedendo il supporto dei colleghi, che sono intervenuti immediatamente. I militari hanno raggiunto e bloccato l’uomo tra gli scaffali del supermercato.

In seguito ai controlli effettuati dai carabinieri, è emerso che l’uomo non aveva alcuna autorizzazione o comunicazione preventiva alle Forze dell’Ordine per essere presente all’interno del negozio.

Il 47enne è stato quindi messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la sottoposizione nuovamente agli arresti domiciliari.

Nel dicembre scorso, un uomo di 30 anni che stava scontando gli arresti domiciliari a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, ha deciso di evadere poiché si sentiva esasperato dalla convivenza con la propria famiglia. Invece di nascondersi, l’uomo si è recato in commissariato chiedendo di poter andare in carcere, preferendolo alla propria abitazione.

Gli agenti di polizia hanno quindi informato l’autorità giudiziaria dell’evasione commessa e il pubblico ministero ha deciso di mantenere la misura cautelare in carcere. Così, il 30enne è stato condotto nel carcere di Gela.