Favola Sicula Leonzio, dalla Promozione alla Lega Pro in quattro anni: numeri di una super stagione

Favola Sicula Leonzio, dalla Promozione alla Lega Pro in quattro anni: numeri di una super stagione

LENTINI – Ci sono degli attimi in cui si capisce che avanti in questo modo non si può più andare, bisogna cambiare. Il cambiamento, però, non sempre riserva degli aspetti positivi e può influenzare negativamente la testa dei calciatori. Poi però tutto può cambiare in un istante, quando inizi a crederci di più dopo una vittoria. Quindi vai a vincerne una di partita, poi un’altra, poi ancora e ancora, fino a consacrarti in un monte inarrivabile per tutti gli altri. Lì parte quella che viene definita “gioia, felicità”, che fa capire che quello che era chiamato sogno adesso è realtà.

La Sicula Leonzio del patron Giuseppe Leonardi, un giovanissimo catanese che ha già fatto parlare di sé per i risultati raggiunti con la squadra bianconera, è ufficialmente una squadra della prossima Lega Pro. Un obiettivo reale all’inizio della stagione quando, con alla guida il mister Seby Catania, i lentinesi avevano mantenuto la propria porta inviolata per sette giornate, prendendosi i titoli di numerosi quotidiani nazionali. La sconfitta interna per 0-4 alla dodicesima contro l’Igea Virtus nel derby, però, ha causato l’esonero del tecnico della promozione dall’Eccellenza alla D. Al suo posto l’allenatore Ciccio Cozza, ex Reggina da calciatore. Una scelta obbligata “per dare una sterzata all’indomani della più brutta sconfitta della gestione Leonardi e di un momento non certamente positivo per i progetti avviati dalla proprietà a inizio stagione”: un comunicato che ha subito messo in chiaro quelle che erano le ambizioni, salire di categoria.

Se con Catania, la squadra era sesta a -6 dalla vetta, con sei vittorie, un pareggio e tre sconfitte (dieci goal fatti e altrettanti subiti), con Cozza la Leonzio prende un’impennata inimmaginabile: 16 vittorie, 1 pari e soltanto due sconfitte, 39 goal fatti e 12 subiti. Quindici di questi successi, sono arrivati uno dopo l’altro, stabilendo un record unico e incancellabile nella memoria dei tifosi della Sicula. L’arte della vittoria si è incarnata nei corpi degli undici bianconeri in campo ogni settimana, ogni domenica. Dalla 16/a giornata, 2-1 in casa contro il Gela, alla 30/a, 2-1 in casa contro l’Aversa Normanna, la Leonzio è stata imbattibile. In mezzo a tutti questi successi, quelli più prestigiosi sono stati sicuramente a Cava de’ Tirreni contro la Cavese e a Barcellona Pozzo di Gotto contro l’Igea Virtus

Tutto questo ha fatto sì che la Leonzio si trovasse a quota 70 punti nonostante la sconfitta di Rende (1-0, ndr): +10 dalla Cavese, a +11 dall’Igea Virtus e dal Rende, +14 dalla Palmese e a +20 dal Gela. 35 punti conquistati sia in casa, all'”Angelino Nobile”, che in trasferta, essendo rispettivamente seconda e prima miglior squadra del Girone I di Serie D. Inoltre, l’undici di Cozza è la squadra che ha vinto di più sia in casa (11) che fuori (11) e quella che ha perso meno tra le mura nemiche (2). Miglior difesa del torneo (22) e secondo miglior attacco esterno (23). Sono numeri da grandissima squadra, da capolista.

Leonzio (1)

Il merito è di tutti: dal patron Leonardi al presidente Spada, passando per il dg Finocchiaro ed il ds Mignemi. Senza dimenticare il tecnico Cozza, i calciatori scesi in campo e anche i tifosi che hanno sempre sostenuto con rinnovato entusiasmo la squadra. La Leonzio torna tra i professionisti a 23 anni dall’ultima volta, visto che nel 1993-94 dopo la scissione tra Leonzio e Atletico Catania, la squadra lentinese non vive bei tempi. Con l’approdo di Leonardi, la Sicula Leonzio ha raggiunto risultati invidiabili nel giro di quattro anni: 2013-14, terza nel campionato di Promozione che ha visto poi la sconfitta ai play-off. Una stagione più tardi, poi, quel campionato viene vinto e si arriva in Eccellenza. Da quel momento arrivano due salti di categoria: dall’Eccellenza alla D tramite spareggi e adesso, dai dilettanti ai professionisti con il primo posto in classifica.

Grandissimi i calciatori, dal portiere Biondi ai difensori Porcaro, Lia, Milizia, Cacciola, Cerra, Lomasto, passando per i centrocampisti Savanarola e D’Amico, giungendo ai tre rapaci d’area Gallon, Ricciardo e Sibilli (arrivato nella sessione invernale in prestito dal Catania, che ha già fatto numerosi goal decisivi tra cui anche contro la Cavese). Un gioco spumeggiante, con tanto sacrificio e dedizione ma soprattutto la cattiveria necessaria per strappare i tre punti agli avversari. 

E pensare che con la sconfitta di Rende, la festa era soltanto rinviata. Invece un giorno dopo, la Cavese regala ai bianconeri la gioia di celebrare già dalla prossima giornata all'”Angelino Nobile” la promozione della Leonzio, con una sconfitta interna inaspettata. 

Queste le parole del patron Leonardi“L’emozione è davvero tanta, fatico anche a trovare le parole e non è retorica. Non è da tutti i giorni vincere un campionato così intenso e difficile, men che meno lo sarà accedere alla prossima Lega Pro. Siamo eccitati all’idea di poter rappresentare un’altra fetta di Sicilia e soddisfatti anche di poter rappresentare un modello vincente. Questa vittoria è frutto di un’attenta e acuta programmazione. In questi 4 anni questa proprietà non ha mai lesinato sforzi, sono orgoglioso di farlo e ringrazio chi giorno dopo giorno ci supporta e in particolar modo si presta al ruolo di spalla. Dai miei affetti personali, al direttore Mignemi, ad ogni singolo calciatore, sino a chi ha creduto e continuerà a credere nel progetto Sicula Leonzio”.

Il ds Mignemi pensa già alla prossima stagione, con i derby che verranno: “I nostri tifosi tengono tanto al match con il Siracusa, per questo faremo di tutto il prossimo anno per disputarlo al meglio. Affronteremo anche squadre con un passato in A come il Catania. Per me e per il presidente Leonardi è una soddisfazione doppia, visto che entrambi siamo catanesi e da piccoli seguivamo i rossazzurri al Massimino” (fonte: TuttoLegaPro).

Una Lentini esplosa di gioia, attesa al “Nobile” domenica prossima per festeggiare la promozione contro la Sancataldese. Quale altra migliore occasione, per tornare alla vittoria?