Effatà: successo per lo spettacolo in scena al carcere di Augusta

Effatà: successo per lo spettacolo in scena al carcere di Augusta

AUGUSTA – I detenuti del carcere di Augusta hanno messo in scena lo scorso sabato “Effatà“, uno spettacolo teatrale che a quanto pare ha riscosso un grande successo. Gli undici attori saliti sul palco messo a disposizione della casa circondariale siracusana, si sono liberamente ispirati all’ultimo romanzo edito da Simona Lo Iacono. L’autrice, oltre che scrittrice anche magistrato, ha accettato di prendere parte allo spettacolo e, nelle vesti di narratrice, ha contribuito alla buona riuscita dello show.

Il copione, così come del resto il romanzo, ruota intorno alle alterne vicende di due bambini che oltre ad essere accomunati da una menomazione fisica (entrambi sono infatti affetti da sordità e mutismo) vivono la tragedia dell’Olocausto. Il senso del racconto, è proprio Simona Lo Iacono a rivelarlo, ruota per intero su due grandi temi, quello della colpa e della possibile redenzione: Ho scelto questo mio libro invece di altri, proprio perché rappresenta un momento di meditazione su questi due grossi temi. Nel romanzo infatti, nonostante una colpa molto grave c’è la possibilità di un ribaltamento interiore sorprendente, ed è quello che ho proposto ai detenuti: ribaltare la propria ottica, vivendo attraverso l’esperienza teatrale questa trasformazione“.

L’esperienza ha dato ai detenuti l’occasione di vivere una temporanea sensazione di gioia e quasi di libertà: “Non siamo dei mostri, hanno detto nel dietro le quinte, siamo delle persone che hanno sbagliato e stanno pagando. È stata un’esperienza unica, che ci ha arricchito molto, in quei momenti dimentichi di essere un detenuto, di essere un numero, ma sei una persona che non sopravvive ma vive“.

L’iniziativa è solo una delle tante patrocinate dal carcere di Augusta: la casa di detenzione siracusana infatti offre ai suoi ospiti la possibilità di coltivare delle eccellenze, tanto in ambito teatrale quanto nel settore della letteratura e della gastronomia.

Grazie al denaro raccolto in occasione della messa in scena di “Effatà” verrà presto costruita un’area verde da destinare ai figli dei detenuti che periodicamente vanno a trovare i loro cari costretti alla prigione.