Neo sindaco Saverio Bosco, 33 anni, farmacista: “Ho la medicina giusta per Lentini”

Neo sindaco Saverio Bosco, 33 anni, farmacista: “Ho la medicina giusta per Lentini”

LENTINI – Un’altra pagina di storia per la città di Lentini. Che ha eletto il nuovo sindaco, Saverio Bosco, già pronto a mettersi in moto per salvare il Comune dal dissesto finanziario.

Questa – ha detto Saverio Bosco – è la vittoria di una generazione che vuole vivere in questa città, non solo la mia. È la rivoluzione di una generazione stanca, un miracolo elettorale. Ora abbiamo un importante obiettivo: fare uscire questa città dalle sabbie mobili. Le difficoltà si riusciranno a superare con l’aiuto di tutti”.

Saverio Bosco è stato eletto con 5.138 voti (52,87%), superando lo sfidante, Stefano Battiato, che ha ottenuto 4.227 preferenze, pari al 43,49%. A sostenere il neo sindaco, farmacista trentatreenne, le liste Ora, Idea e Soluzione, accomunate da una visione nuova della politica senza colore politico di appartenenza. Una politica che vuole mettere al centro delle scelte amministrative non le esigenze delle segreterie ma i bisogni dei cittadini. Messaggio che la città ha colto. Nonostante la bassa affluenza di votanti (43,80%).

Ad affiancarlo in giunta ci saranno Alessio Bufalino, Alessandra Cottone, Santi Terranova e Alessio Valenti mentre in consiglio comunale si avvarrà di una maggioranza forte, con ben 10 consiglieri (7 eletti nella lista Ora e 3 in Idea). Nonostante l’appoggio di 7 liste sconfitto Stefano Battiato, avvocato quarantatreenne che al primo turno era risultato il più votato con 2.881 voti. Lo sostenevano Lentini Protagonista, Evoluzione civica, Attivamente, L’altra Lentini, Lentini #Sarà bellissima, Popolari per Lentini e Mid. Al primo turno, a sfidarsi oltre Bosco e Battiato, c’erano pure Maria Cunsolo, sostenuta dal Movimento 5 Stelle, Dario Saggio (Un passo avanti, Alleanza Leontina e Vince Lentini), Vincenzo Laezza (Nuova Lentini e Sicurezza e solidarietà) e Andrea Zarbano (Pd e Pdr – Sicilia futura), arrivato ultimo. Infatti durante la competizione del 5 giugno ha riportato soltanto 1047 preferenze nonostante l’appoggio del Partito democratico e del Pdr – Sicilia futura, che complessivamente hanno ottenuto 1833 voti di lista. Una grande sconfitta per il candidato del Pd che voleva rappresentare la continuità con la precedente amministrazione, guidata da Alfio Mangiameli.

Gisella Grimaldi