Melilli, botta e risposta tra sindaco e consiglio comunale

Melilli, botta e risposta tra sindaco e consiglio comunale

MELILLI –  Il presidente del consiglio comunale attacca, il sindaco risponde.

La querelle riguarda l’approvazione del reddito di cittadinanza con delibera votata in consiglio comunale il 17 dicembre scorso. Secondo il giudizio di Salvo Sbona, il primo cittadino sarebbe responsabile di non aver attuato il reddito di dignità sociale da corrispondere alle famiglie che versano in stato di povertà.

“La giunta – dice il sindaco Giuseppe Cannatanon poteva adottare alcun atto perché, come da articolo 12 del regolamento comunale, la delibera del civico consesso non era esecutiva. Il motivo è riconducibile al fatto che il voto è arrivato a fine anno e, con la nuova normativa contabile la spesa deve essere attuata per esigibilità. Ciò significa che la prestazione deve essere resa nell’anno in cui si effettua l’impegno di spesa. Non vi erano, pertanto, i tempi tecnici per l’attuazione dei progetti essendo ormai a pochi giorni dal 31 dicembre”. Non si tratterebbe dunque di mancanza di buona volontà da parte dell’amministrazione comunale, ma di mancanza di tempo.

“Come evidenziato dal responsabile dei servizi sociali, la dottoressa Natalina Castro – sottolinea ancora Cannata – la norma sul reddito di cittadinanza sarà attuabile purchè non contrasti con altre forme di azione di intervento socio-assistenziale di Comune, Stato o Regione, come per esempio il S.I.A,, Sostegno Inclusivo Attivo. In ogni caso il Comune non abbandona le fasce più deboli della popolazione e lo ha dimostrato anche con i vari cicli di servizio civico che abbiamo attuato soprattutto nel 2016. Il presidente Sbona – conclude – non speculi sulle famiglie bisognose perché, se c’è qualcuno che si batte per loro, è proprio questa amministrazione. Pensi piuttosto a cercare di far rispettare le regole del consiglio comunale, diventato, negli ultimi tempi, un mercato solo ed esclusivamente per responsabilità sua e della sua maggioranza”.