SIRACUSA – Dopo Agrigento è toccato a Siracusa balzare agli onori delle cronache nazionali per le spese relativi ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali. La Regione ha inviato un ispettore per fare chiarezza sull’eccessivo numero di commissioni consiliari convocate.
Si tratta di oltre 1200 per una spesa di oltre 650mila euro. L’indignazione – dopo il caso agrigentino – è montata a livelli spasmodici tra la gente. La gettonopoli è approdata anche nel contenitore L’Arena di Massimo Giletti di Rai1 che – attraverso un’infografica – ha mostrato i numeri impietosi degli sprechi siracusani.
Il caso è emerso sulla stampa locale e il Movimento 5 Stelle – con un dettagliato dossier – ha fatto i conti in tasca a tutti i consiglieri. A finire nel mirino anche i rimborsi per le aziende dove lavorano i consiglieri comunali, costati al Comune altri 400mila euro.
Questo nuovo caso è di proporzioni ancora più grandi di quello di Agrigento, dove i consiglieri sono costati 230mila euro contro i 650mila dei colleghi di Siracusa.
A finire nel mirino anche la legge 30 che disciplina i permessi e le assenze dal lavoro degli amministratori degli enti locali in Sicilia e prevede la possibilità di assentarsi dal proprio posto per svolgere l’incarico pubblico – in questo caso le sedute di consiglio o di commissione – con il Comune che rimborsa l’azienda privata per l’assenza.
In linea teorica questa legge dovrebbe servire a garantire a tutti di poter svolgere attività politica ma, spesso, nella pratica è divenuto un furbo escamotage per politici approfittatori.