SIRACUSA – Nel territorio di Fontane Bianche, nel Siracusano, sono stati rinvenuti i resti di un Paleoloxodon mnaidriensis, elefante nano vissuto in Sicilia durante il Pleistocene, tra 200mila e 150mila anni fa.
A segnalare la presenza di un affioramento con vari resti di macrofauna vertebrata è stato Fabio Branca, geologo dell’Università di Catania.
Un territorio ricco di fossili
L’area iblea non è nuova a scoperte di questo tipo. A pochi chilometri di distanza, nella Grotta di Spinagallo, furono trovati altri esemplari di Palaeoloxodon, tra cui il celebre Palaeoloxodon falconeri, oggi custodito nel Museo di Paleontologia del Dsbga dell’Università etnea e al Museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.
Un patrimonio da tutelare
“Questo ritrovamento – spiegano gli esperti – si inserisce in un contesto naturale che comprende riserve protette, zone speciali di conservazione e geositi. Si tratta di uno scrigno di geodiversità che va studiato e tutelato, per consegnarlo alle generazioni future e garantirne una fruizione ecosostenibile“.