BUCCHERI – Lingua della memoria e degli affetti, lingua dell’insulto e dello sberleffo, lingua aforistica e surreale, lingua parlata, sussurrata, gridata, viva, “caura caura”. Da almeno un decennio la lingua siciliana d’arte vive, insieme alla poesia – che della lingua è il laboratorio – un periodo di grande fioritura. Lo documenteranno giovedì 6 agosto a Buccheri (Sr), nella Scalinata di S. Antonio, dalle ore 21, un cenacolo di poeti siciliani coinvolti dall’associazione Leggerete per “Paesaggi della lingua”, proposta della sezione Poesia del Festival I ART.
Il reading di Catania vedrà sulla scena Sebastiano Aglieco, Angela Bonanno, Sebastiano Burgaretta, Biagio Guerrera, Francesco Margani e Renato Pennisi. Gli interventi musicali sono di Puccio Castrogiovanni (nella foto), i cunti di Gaspare Balsamo.
“Non poeti dialettali – spiega Biagio Guerrera (associazione Leggerete) – ma poeti che usano il siciliano come lingua pienamente inserita nel contesto culturale nazionale e internazionale. Incrociando cunti e musica, parlate e stili testimonieranno la stessa urgenza espressiva”.
Lo spettacolo è gratuito. L’incontro “Paesaggi della Lingua” è incluso nel Festival I ART, il grande contenitore di eventi multidisciplinari che fa parte dell’omonimo progetto comunitario, capofila il Comune di Catania, ideato e diretto da I World.
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