“Zuimama”: turbativa e tentata truffa per l’assegnazione del campus estivo. 5 indagati

SIRACUSA – L’accusa è grave ed è quella di tentata truffa in concorso. La Procura indaga sulle responsabilità di 5 soggetti accusati di aver turbato la procedura amministrativa per l’assegnazione del servizio di campus estivo all’associazione Zuimama, allo scopo di ottenere, peraltro, l’erogazione di un finanziamento pubblico destinato proprio alla Zuimama.

A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini preliminari sono stati Rosaria Garufi, dirigente del Comune di Siracusa, Caterina Galasso, funzionario comunale e Cristina Aripoli, presidente dell’associazione Zuimama, Carmen Castelluccio consigliere comunale e il marito Giuseppe Pennisi,  impiegato comunale ritenuto dagli inquirenti il vero gestore dell’associazione.

Proprio una perquisizione ai danni di Pennisi da parte dei carabinieri ha permesso di “scovare” un archivio informatico pieno di documenti relativi alla Zuimama, (tra cui il decreto di sequestro della documentazione del campus estivo di qualche giorno prima e la querela presentata dalla Aripoli contro il consigliere comunale Simona Princiotta).

Anche Galasso e Aripoli hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini con l’accusa di calunnia ai danni dell’assessore comunale Valeria Troia e del consigliere comunale Simona Princiotta. Nel corso dell’attività istruttoria, è risultata l’estraneità dell’assessore Valeria Troia per la quale è stata avanzata richiesta di archiviazione.