“Valorizzare la figura dell’infermiere nel contesto extra-ospedaliero”: convegno a Siracusa

“Valorizzare la figura dell’infermiere nel contesto extra-ospedaliero”: convegno a Siracusa

SIRACUSA – È il personale sanitario con cui il malato instaura il primo contatto, basato su un approccio empatico: dispensatore di terapie, di carezze e di consigli qualificati, l’infermiere ha un ruolo fondamentale nel percorso di cura di ogni paziente.

Per valorizzare questa professionalità, che richiede oggi una preparazione universitaria, minacciata dall’improvvisazione di chi vorrebbe farne le funzioni senza disporre di titoli e competenze, e ridefinirne, dunque, gli ambiti di competenza, specie nel settore extra-ospedaliero, ottimizzando così i progetti di continuità assistenziale, il collegio siracusano dell’Ipasvi, guidato da Sebastiano Zappulla, presenterà una serie di proposte nel corso di un incontro formativo, che si svolgerà venerdì prossimo, 30 giugno, dalle 8.30, nella sala conferenze dell’Ippodromo del Mediterraneo.

Riprogrammare e rifunzionalizzare il territorio con un valore aggiunto: l’infermiere”, è infatti il titolo tematico del seminario, che vedrà l’intervento di alcuni parlamentari regionali, tra cui Giambattista Coltraro, che tradurranno alcune di tali proposte in disegni di legge, che mirano alla realizzazione nei comuni siciliani di “ambulatori infermieristici”, a cui il paziente potrà rivolgersi per ottenere tutte quelle prestazioni che non rientrano nell’Adi, l’assistenza domiciliare integrata.

A volte – spiega il referente Ipasvi di Siracusa, Nuccio Zappulla ci sono ad esempio persone che devono seguire una terapia farmacologica per un determinato periodo di tempo, anche prolungato, ma attualmente non rientrano nelle categorie coperte dal servizio, ebbene bisogna colmare queste vacatio, e contemplare le singole voci di intervento infermieristico”.

nuccio zappulla

Nuccio Zappulla

Altro nostro obiettivo – continua Zappulla – è quello di contribuire a radicare ancora di più l’infermiere nel tessuto sociale locale, istituendo secondo regole da concordare con le Asp, i Comuni e la Regione Siciliana, gli ‘Infermieri di base‘, che affianchino e compensino il lavoro dei medici di famiglia, alleggerendo le famiglie che non possono permettersi di sostenere privatamente ad esempio, il costo di iniezioni, prelievi e quanto il servizio sanitario pubblico oggi non offre”.

Il tutto nell’ottica di migliorare la qualità di vita delle persone, che potranno fare riferimento a questi professionisti, che al contempo avranno maggiori opportunità occupazionali. Purtroppo conclude Zappulla oggi si assiste ad una massiccia emigrazione di professionisti all’estero, quando invece sono risorse utili alla nostra cittadinanza”.