Uccisi in Libia due italiani: il siciliano Salvatore Failla usato come scudo umano

Uccisi in Libia due italiani: il siciliano Salvatore Failla usato come scudo umano

SIRACUSA – Uccisi due italiani dei quattro rapiti in Libia. E tra le vittime ci sarebbe anche il siciliano Salvatore Failla di Carlentini.

Il quarantasettenne saldatore lavorava in Libia da tre anni. Non avendo trovato alternative in Italia, aveva accettato di firmare il contratto con l’azienda Bonatti di Parma. L’anno scorso, però, Failla è stato preso in ostaggio dai libici insieme ad altre tre persone.

Secondo quanto riportato dalla Farnesina, il siciliano avrebbe perso la vita insieme al cagliaritano Fausto Piano. Una notizia appresa dalla visione di alcune immagini riguardanti la sparatoria nella regione di Sabrata. Tuttavia c’è ancora una flebile speranza che Failla sia ancora vivo: a causa dell’indisponibilità dei corpi risulta difficile poter verificare l’identità dei due uomini.

Le vittime, in base a quanto dichiarato da un testimone libico, sarebbero state utilizzate dai jihadisti dell’Isis come scudo umano.