Tentato femminicidio a Canicattini Bagni: stazionaria la 33enne accoltellata

Tentato femminicidio a Canicattini Bagni: stazionaria la 33enne accoltellata

CANICATTINI BAGNI – Sono stazionarie le condizioni della 33enne accoltellata ieri pomeriggio dal suo ex compagno uscendo da lavoro a Canicattini Bagni, nel Siracusano.

Tentato femminicidio a Canicattini Bagni: le condizioni della donna

La donna si trova ricoverata con prognosi riservata all’ospedale Umberto I di Siracusa, dov’è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza. I carabinieri hanno arrestato l’ex compagno, Paolo Passarello, con l’accusa di tentato omicidio.

L’uomo infatti, in base ad una prima ricostruzione, avrebbe inferto alla vittima almeno venti colpi con un coltello da cucina. La donna ha riportato gravi ferite all’addome, ad una gamba e ad un braccio. Fortunatamente però, non sarebbero stati compromessi organi vitali.

Il commento del sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta

“A nome mio personale, dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità di Canicattini Bagni, – ha affermato il sindaco, Paolo Amenta – non posso che esprimere vicinanza alla giovane vittima di questo increscioso e vigliacco crimine e alla sua famiglia. Auguriamo alla nostra giovane concittadina una veloce guarigione che la riporti all’affetto dei suoi cari“.

Ad attendere a casa la 33enne ci sono i due figli piccoli, di 8 e 9 anni.

Le parole del deputato regionale Carlo Gilistro (M5S)

“Esprimo la mia più profonda vicinanza alla donna gravemente ferita nel terribile tentato femminicidio avvenuto ieri, a Canicattini Bagni, ed ai suoi familiari, sconvolti da un atto di violenza che scuote le coscienze di tutti noi“. Questo quanto dichiara il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), che condanna con fermezza l’ennesimo episodio di violenza in Sicilia.

“Da Palermo a Canicattini stiamo vivendo giorni segnati da un orrore oltre ogni limite, che testimoniano – sostiene Gilistro – il profondo smarrimento di una società che ha perso i propri riferimenti, travolta dall’abuso di droghe, dall’indifferenza e da una crescente depersonalizzazione alimentata dai social network”.

“Occorre – aggiunge il deputato – uno sforzo collettivo per tornare a guardare negli occhi la realtà, per ascoltare e comprendere i fenomeni che agitano le nostre comunità. Non possiamo limitarci alla condanna morale dopo ogni tragedia: servono strumenti educativi, sociali e normativi per prevenire e ricostruire legami umani e comunitari. Il centrodestra metta da parte i toni muscolari e la tentazione di alimentare divisioni. La violenza si combatte con la responsabilità, la cultura, il dialogo e la presenza delle istituzioni nei territori“.