Succede a Siracusa e provincia: 9 novembre POMERIGGIO

SIRACUSA – Ecco le operazioni condotte dai carabinieri a Siracusa e provincia:

  • A Lentini, i militari hanno arrestato per furto aggravato in concorso due fratelli del luogo, Massimiliano Grasso di 44 anni e Alfio Grasso di 47 anni. I due delinquenti sono stati sorpresi mentre raccoglievano agrumi dall’aranceto che si trova all’interno del parco archeologico. Da un controllo più approfondito, i carabinieri hanno accertato che i fermati avevano già prelevato dall’agrumeto circa di 70 kg di arance. Gli agrumi, sono stati riconsegnati al responsabile del parco archeologico, mentre i due fermati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari;

    

  • In manette anche Alfio Scandurra di 26 anni per evasione dagli arresti domiciliari. L’arrestato era stato fermato nel 2013 a Lentini insieme ad un complice per aver sparato 7 colpi di arma da fuoco calibro 7,65 contro degli occupanti di una autovettura, fortunatamente senza ferire nessuno. Si costituì poi circa 10 giorni dopo. Scandurra, nonostante definitivamente condannato per quel reato alla pena di  6 anni, con sottoposizione nel maggio 2016 alla prosecuzione dell’espiazione della pena residua detentiva agli arresti domiciliari, è stato sorpreso fuori dalla sua abitazione. L’arrestato è stato così portato al carcere di Cavadonna;

  • I carabinieri sono poi intervenuti a Priolo Gargallo, dove una donna che aveva assistito all’aggressione della figlia da parte di alcuni condomini ha telefonato per denunciare il fatto. Il grave evento è da attribuire ad attriti condominiali che andavano avanti già da tempo e che vedono contrapposti gli abitanti di una palazzina, determinando una situazione ben nota ai carabinieri, già intervenuti numerose volte per situazioni analoghe. La donna, avendo paura che anche gli altri due figli potessero rischiare lo stesso trattamento violento, ha immediatamente allertato i carabinieri per chiedere aiuto. I militari dell’arma, intervenuti sul posto, hanno riportato la situazione alla calma ed hanno rese edotte le parti delle rispettive facoltà di legge, invitandole in caserma a sporgere una querela.