Succede a Siracusa e provincia: 24 novembre POMERIGGIO

SIRACUSA – Ecco le operazioni condotte dai carabinieri a Siracusa e provincia:

  • I carabinieri di Augusta, a conclusione di un’articolata attività info-investigativa hanno arrestato B.S., 43 anni, pregiudicato, residente a Francofonte, in quanto ritenuto responsabile di atti persecutori consistenti in minacce e molestie nei confronti della moglie, dalla quale da pochi mesi si era separato. Gli elementi di prova raccolti dai militari di Francofonte nel corso delle indagini, hanno evidenziato le prove a conferma della sua colpevolezza, in quanto già arrestato in passato per aggressione. L’uomo ha continuato a molestare e minacciare la moglie, da cui si era separato, provocandole uno stato di timore per la sua incolumità, tanto da farle alterare le sue abitudini di vita. Nello specifico, nel maggio scorso, l’uomo, preso dall’opprimente gelosia, ha raggiunto la moglie in casa sua e, dopo averla sentita al telefono con un amico, prima l’ha aggredita verbalmente e, in seguito, l’ha bloccata al collo e colpita, mediante l’utilizzo di un cacciavite. Anche successivamente a tale episodio, l’uomo in più occasioni, ogni qual volta la incontrava per strada, la insultava e minacciava dicendo che se l’avesse anche solo intravista con un altro uomo l’avrebbe uccisa bruciandola. Grazie all’attenta acquisizione di informazioni testimoniali ed alla precisa ricostruzione dei fatti sviluppata dai carabinieri di Francofonte, il Gip del Tribunale di Siracusa, dopo la richiesta avanzata dalla procura, ha emesso una misura di ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, mettendo così un freno alla sua indole aggressiva e ossessiva.
  • I carabinieri di Floridia, hanno eseguito l’ultima delle 5 ordinanze di custodia cautelare a seguito di un’attività d’indagine, condotta dallo stesso reparto, che ha consentito d’individuare e bloccare un consistente spaccio di droga a Noto. Le ordinanze, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa, sono state richieste nell’ambito di un procedimento penale condotto dalla Procura della Repubblica di Siracusa sviluppatosi fra i mesi di settembre e dicembre del 2015 e hanno messo in evidenza fin dall’inizio, l’esistenza di una fitta rete di spacciatori che, pur mantenendo dinamiche di vendita separate, attuavano delle modalità di cooperazione e aiuto reciproco per l’approvvigionamento e lo spaccio ai relativi clienti. Così sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Antonino Restuccia, 27 anni, Corrado Boscarino, 23 anni, Maurizio Pomillo,27 anni, e Giuseppe Mirabella, 20 anni, tutti disoccupati e con precedenti di polizia. Risultato invece irreperibile il quinto appartenente all’associazione dedita allo spaccio, Rosario Bonfanti, 20 anni, studente netino incensurato, che, assieme a Boscarino, rappresentava il braccio operativo del “capo” Restuccia, curando per lui l’attività di spaccio al dettaglio di stupefacenti. Il giovane, infatti, si era trasferito da alcuni mesi in Germania dove svolgeva l’attività lavorativa di pizzaiolo, e non è stato quindi possibile assicurarlo alla giustizia nell’immediatezza. Oggi, sapendo del suo rientro in Italia, i militari l’hanno atteso all’uscita dell’aeroporto di Catania procedendo immediatamente al suo fermo e dando, immediatamente dopo, esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari nell’abitazione della sua famiglia e così evitando di dover attendere i tempi di emissione del mandato di arresto europeo.
  • I carabinieri di Lentini hanno arrestato Massimo Marongiu, 50 anni, e Francesco Roccaforte, 27 anni, in quanto responsabili del reato di resistenza a pubblico ufficiale. I due, mentre circolavano lungo la strada statale 194 a bordo di una Toyota “Yaris”, allo scopo di evitare un posto di controllo, attuato proprio li dai carabinieri, non si sono fermati all’“Alt” impartito dai militari operanti. Ne è scaturito un breve inseguimento che si è concluso dopo pochi chilometri, quando i due pregiudicati sono stati costretti ad arrestare la corsa della loro auto. A seguito di perquisizione veicolare inoltre, i militari hanno ritrovato nel bagaglio delle vettura un ingente quantitativo di prodotti alimentari verosimilmente oggetto di furto. I due uomini, con a loro carico precedenti penali per reati contro il patrimonio, non fornendo ai militari alcuna giustificazione che attestasse la lecita provenienza della merce,  sono stati segnalati all’autorità giudiziaria competente come indagati per il reato di ricettazione. Una volta espletate le formalità di rito, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari nelle rispettive case.