Succede a Siracusa e provincia: 13 ottobre POMERIGGIO

SIRACUSA – Ecco le operazioni condotte dai carabinieri a Siracusa e provincia:

  • I carabinieri di Priolo Gargallo, durante un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso la siracusana Isabella Campisi, 44 anni, disoccupata, pregiudicata, per il reato di atti persecutori commesso nel giugno scorso, sottoposta agli arresti domiciliari, al di fuori della propria abitazione. La donna, senza porsi alcun problema, è stata trovata aggirarsi liberamente per le vie cittadine e alla vista dei militari ha cercato di giustificare la sua presenza con delle scuse infondate. Così è stata così arrestata per evasione e accompagnata in caserma per le incombenze di rito e sottoposta nuovamente ai domiciliari, così come disposto dall’autorità giudiziaria di Siracusa;

    Isabella Campisi, 44 anni

  • I carabinieri di Floridia, nell’ambito di un mirato e specifico servizio finalizzato al controllo del territorio, sono intervenuti per un incendio di un’autovettura appartenente a un fotografo floridiano con precedenti di polizia. I militari hanno immediatamente notato una densa colonna di fumo proveniente da un’auto parcheggiata in una via non lontana del centro. Una volta giunti a ridosso dell’incendio hanno potuto constatare che già la parte anteriore dell’auto era completamente bruciata e hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco per spegnere le fiamme ed evitare che l’incendio si potesse propagare alle auto e agli edifici adiacenti. Le cause dell’evento sono ancora in corso d’accertamento ma è stata tuttavia avviata un’attività info-investigativa volta a raccogliere tutte le informazioni utili per risalire agli eventuali responsabili;
  • I carabinieri di Lentini, a conclusione di breve ma intensa attività info-investigativa, hanno sottoposto a fermo il pregiudicato lentinese Giuseppe Siracusano, 29 anni, ritenuto responsabile di rapina e furto aggravato commessi con spregiudicatezza e a distanza di pochissimi giorni, nei confronti di svariati esercizi commerciali di Lentini. Gli elementi di prova raccolti dai militari, nel corso delle indagini, hanno evidenziato un ben definito quadro accusatorio idoneo a sostenere l’emissione del provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria aretusea in ordine ai reati a lui ascritti. Il pomeriggio del 2 agosto 2017 il giovane, a volto scoperto, entrò all’interno di un centro estetico intimando alla titolare di consegnare l’incasso della giornata. La proprietaria, però, ha reagito ingaggiando una violenta colluttazione con il rapinatore che, dopo averla scaraventata a terra, è riuscito comunque a impossessarsi della somma di 600 euro contenuta all’interno della cassa. Sul posto si sono recati i militari che, da un’immediata visione delle immagini del sistema di videosorveglianza posto a protezione del centro estetico, hanno riconosciuto il 29enne come l’autore della rapina. I carabinieri si sono recati nella sua abitazione, ma invano, in quanto il giovane si era reso fin da subito irreperibile. Nei giorni seguenti, nonostante sapesse di essere ricercato dai militari, il soggetto ha commesso tre furti a danno di altrettanti esercizi commerciali, un negozio di abbigliamento, un negozio di casalinghi e un bar, creando un grande allarme sociale fra i commercianti di Lentini. Il modus operandi nei primi due colpi è stato lo stesso, atteso che l’individuo, in orario notturno e a viso scoperto, dopo aver danneggiato le vetrine d’ingresso si è introdotto all’interno dei locali, impossessandosi del denaro contenuto nei registratori di cassa. Il furto a danno del bar, invece, è stato commesso con l’aggravante della destrezza. Infatti il malvivente si è introdotto all’interno del locale e in modo repentino si impossessa della somma in denaro contenuta all’interno del registratore di cassa, approfittando di una momentanea distrazione del banconista. Come per la rapina, anche per i furti la prova della responsabilità del giovane è stata ricavata dalle immagini dei sistema di videosorveglianza installati negli esercizi commerciali oggetto dei crimini e, anche in queste circostanze, l’autore si è reso irreperibile. La spregiudicatezza del soggetto, però, ha avuto fine, quando i militari di Lentini, coordinati dalla procura della Repubblica di Siracusa , dopo averlo rintracciato all’interno della sua abitazione, lo hanno rinchiuso nel carcere di Cavadonna;

    Giuseppe Siracusano, 29 anni

  • I carabinieri di Ferla hanno denunciato in stato di libertà per maltrattamento di animali, realizzazione di discarica abusiva e possesso abusivo di mammiferi selvatici due coniugi, M.P.S. e S.L., titolari di un’azienda di allevamento di bovini ubicata a Ferla, che all’interno dell’area utilizzata per lo svolgimento della predetta attività, avevano realizzato una discarica abusiva di circa 60 metri quadri, contenente rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, al cui interno erano custoditi, in pessime condizioni igienico-sanitarie, sette cani meticci di piccola taglia, di cui tre cuccioli, legati con una pesante catena di ferro lunga 20 cm., che rendeva loro impossibile l’essenziale approvvigionamento idrico e alimentare. Il sopralluogo ha permesso, inoltre, di appurare la presenza di un cane Bull Terrier, di proprietà di un soggetto residente a Palermo, anch’esso detenuto nelle medesime pessime condizioni, e di due cinghiali, indebitamente custoditi all’interno di una gabbia angusta. ​L’area è stata sottoposta a sequestro, così come i cani, dati in custodia a due associazioni locali per la protezione degli animali, e i cinghiali, immediatamente rimessi in libertà in habitat idoneo. Oltre ai deferimenti di natura penale, nei confronti dei responsabili sono state elevate sanzioni amministrative pari a un importo di 4 mila, relativa alla mancata registrazione dei cani e di due cavalli;
  • ​I carabinieri di Augusta sono intervenuti nel centro storico del paese, dopo la segnalazione di una lite. A chiamare è una donna di 44 anni, dicendo di essere stata, tramite una serie di minacce, invitata a uscire dall’abitazione familiare senza poterne più far rientro. I militari sono giunti sul posto e hanno appurato i fatti e scoperto le motivazioni. La lite tra i coniugi era sorta per problemi di carattere economico del nucleo familiare presumibilmente dovuti al vizio del gioco della donna che “perderebbe” ogni risparmio della famiglia in qualche slot del centro. L’uomo adirato, e in preda alla disperazione, aveva quindi deciso di lasciarla per strada ma il tempestivo intervento dei militari ha evitato che la discussione verbale potesse degenerare e calmando gli animi hanno consentito alla donna di far rientro a casa.
Redazione

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