AUGUSTA – Il nuovo che avanza mostra i suoi progetti e si presenta ai lavoratori. Come già preannunciato, ieri mattina alle 11 è avvenuta la presentazione della compagnia algerina Sonatrach all’interno della raffineria di Augusta, nel Siracusano, che il colosso nordafricano ha acquistato dalla Esso.
Presenti all’incontro, oltre all’amministratore delegato e al management Sonatrach, i tre rappresentanti delle sigle sindacali, Giuseppe D’Aquila (Filctem Cgil), Sebastiano Tripoli (Femca Cisl) e Andrea Bottaro (Uiltec), e anche i vertici Esso. In seguito è avvenuta un’assemblea con i lavoratori nella mensa e infine gli stessi dipendenti hanno incontrato il management della Sonatrach.
Un momento di confronto che ha lasciato abbastanza soddisfatti i vertici sindacali, soprattutto in virtù del fatto che il passaggio di proprietà non porterà a un rimpasto del personale dipendente. Il nuovo padrone della raffineria ha progetti a lunga scadenza e di questo ce ne dà una conferma proprio Sebastiano Tripoli.
«Abbiamo avuto modo di conoscere – spiega Tripoli – l’azienda, che ha fatto una presentazione su come opera. Poi ci hanno detto il motivo che li ha portati a investire qui in Europa e il loro piano sulla raffineria. L’incontro ci ha fugato parecchi dubbi, l’azienda è una multinazionale, ma di proprietà dello Stato algerino, e l’impennata dei consumi di prodotti energetici li ha spinti a comprare la raffineria. Questo anche per incrementare il loro fabbisogno e per la vicinanza geografica. Loro non intendono fare un investimento a breve termine, in quanto arriverà fino al 2030, e ci hanno dato molte rassicurazioni».
Un po’ di dispiacere nei confronti del vecchio proprietario non manca, ma il futuro può essere visto con ottimismo.
«I vertici Esso erano presenti – conclude Tripoli – e sono stati bacchettati da noi per le modalità, che non abbiamo apprezzato. Abbiamo chiesto anche che si facciano garanti per le partite che sono ancora aperte. È stato un incontro abbastanza positivo e la Sonatrach ci ha detto che i livelli occupazionali non saranno toccati, così come i percorsi di avanzamento professionale. Il loro obiettivo è anche quello di creare opportunità per il nostro territorio».
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