PACHINO – Un sequestro da 3 milioni di euro quello effettuato dalla Dia nei confronti di dieci persone tra cui Salvatore Giuliano, a capo dell’omonimo clan che opera nel comprensorio di Pachino e Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, e storicamente legato al clan Cappello di Catania.
La Direzione investigativa antimafia ha posto i sigilli a un complesso imprenditoriale e patrimoniale di origine mafiosa.
Estorsioni tra i mercati
Il 61enne, con alle spalle un lungo curriculum della malavita, intimidiva, attraverso i suoi uomini, gli operatori del mercato ortofrutticolo, estorcendo loro denaro e versandolo nelle casse del clan attraverso società e imprese agricole create ad hoc. Tra le accuse, anche il traffico e lo spaccio di droga e la gestione dei parcheggi in zone turistiche.
Il sequestro
Il decreto di sequestro ha permesso di porre i sigilli ai beni a vario titolo riconducibili a Giuliano: un’impresa individuale e la totalità dei beni aziendali e strumentali.
Sequestrati inoltre una società di capitali e l’intero compendio aziendale della stessa e 24 beni immobili (terreni e fabbricati) intestati alle persone fisiche, rapporti bancari e postali per un milione.
La misura di prevenzione patrimoniale proposta dalla Dia di Catania e dalla Procura etnea è stata accolta dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale etneo.