PRIOLO – Il giudice per le indagini preliminari di Siracusa ha definitivamente approvato un vero e proprio provvedimento storico: sono stati sequestrati due impianti del polo petrolchimico di Priolo. Si tratta, in particolare, dello stabilimento Esso e degli stabilimenti Isab Nord e Isab Sud.
Già da tempo le proteste erano moltissime: i cittadini della zone e numerosi movimenti ambientalisti si preoccupavano e lamentavano per il fortissimo tasso d’inquinamento e per l’irrespirabilità dell’aria. Da queste denunce è nata un’inchiesta, portata avanti dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano.
Il sequestro di una buona parte di uno dei poli petrolchimici più importanti d’Europa è stato portato a termine dal Nictas e dalla polizia della procura. Il gip, inoltre, ha emesso una serie di prescrizioni da rispettare per essere a norma.
Le due raffinerie dovranno portare avanti una drastica riduzione delle emissioni, insieme a un controllo accurato dei tetti dei serbatoi contenenti prodotti di facile dispersione nell’aria. Dovranno essere aggiornati i sistemi di monitoraggio delle emissioni e realizzati impianti di recupero vapori e pontili di scarico e carico.
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