Il ricordo di Emanuele Ferraro a 14 anni dalla sua scomparsa a Nassirya

Il ricordo di Emanuele Ferraro a 14 anni dalla sua scomparsa a Nassirya

LENTINI – A quattordici anni dalla strage di Nassiriya, la città di Lentini ricorda Emanuele Ferraro. Con una cerimonia per commemorare il caporal maggiore scelto, ucciso il 12 novembre del 2003, durante la missione “Antica Babilonia”, i cittadini mantengono vivo il ricordo di quell’attentato che colpì tutta la nazione.

Tra i numerosi presenti alla manifestazione, in piazza del Popolo, luogo dove sorge il monumento dedicato a Ferraro, i familiari, il sindaco Saverio Bosco, assessori e consiglieri comunali e numerose autorità civili e militari. Tra questi, il viceprefetto aggiunto, Marinella Iacolare; il vicequestore di Siracusa, Marco Maria Dell’Arte; il generale di Brigata, Claudio Minghetti; il maresciallo dei carabinieri, Misenti; il colonnello Leonardo Privitera, comandante del centro documentale dell’Esercito italiano; il luogotenente della Guardia di Finanza, Pietro Risuglia; il comandante della Polizia municipale, Melania Incontro; associazioni, club service e rappresentanti della Croce Rossa.

“Con una cerimonia commemorativa – ha detto il sindaco Saverio Bosco – anche quest’anno abbiamo voluto ricordare Emanuele Ferraro, caduto a Nassirya e figlio della nostra città. Nessuno, infatti, muore sulla terra finché vive nel ricordo di chi resta”.

L’attentato a Nassiriya che provocò 28 morti (19 italiani e 9 civili iracheni) avvenne alle 10,40 quando un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti alla base Msu (Multinational specialized unit) italiana dei carabinieri.

Gisella Grimaldi