SIRACUSA – I carabinieri della compagnia di Siracusa stanno ancora indagando sulla rapina commessa poco più di un mese fa in località Cassibile, da una banda di rapinatori che indossavano passamontagna e erano armati di pistole. Grazie all’analisi delle tracce raccolte all’interno dell’appartamento e degli indumenti e degli oggetti trovati sul luogo del crimine, i carabinieri sono riusciti a ottenere alcune informazioni certe.
È stato stabilito che i rapinatori erano sia siracusani che catanesi e che parte della refurtiva si trova nell’hinterland catanese.
Le indagini continuano per individuare i responsabili del crimine e recuperare il bottino rubato.
Irrompono in casa e rubano gioielli e cassaforte
I fatti. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Siracusa, impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio, su attivazione della Centrale Operativa, mentre si dirigevano a gran velocità in località Cassibile, dove una banda di rapinatori, travisati con passamontagna e armati di pistole, aveva appena commesso una rapina, hanno intercettato una delle autovetture utilizzate dai malviventi.
È accaduto in località Ciane dove il veicolo con la refurtiva e la cassaforte è stato abbandonato dai rapinatori che, sentendosi braccati, sono fuggiti.
Il gruppo di rapinatori che aveva operato all’interno della villetta, ha immobilizzato due giovani e ha rubato i monili e i gioielli presenti in casa, oltre la cassaforte a vista in camera da letto.
Non appena si sono allontanati, le vittime hanno segnalato la rapina al 112 che ha allertato il dispositivo preventivo dei carabinieri già allestito, che è riuscito a fermare una delle autovetture nei pressi del fiume Ciane.
Le conseguenti rapide ed immediate ricerche ad opera dei carabinieri, coadiuvati dalla Polizia di Stato, hanno permesso ad ulteriore pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile di fermare, su un’altra autovettura, uno dei componenti della banda, un catanese di 40 anni, con numerosi precedenti per rapina, che è stato fermato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.