Portopalo, arrestati due consiglieri comunali e l’ex consulente del Sindaco

Portopalo, arrestati due consiglieri comunali e l’ex consulente del Sindaco

PORTOPALO DI CAPO PASSERO – I carabinieri del Comando Compagnia di Noto e della Stazione di Portopalo di Capo Passero, hanno arrestato due consiglieri comunali e il padre di uno di loro, dopo aver condotto un’articolata indagine.

I sospettati sono stati accusati di concussione a danno di imprenditori nei mesi compresi tra marzo e ottobre 2020.

Il lavoro investigativo è partito dalla segnalazione del Sindaco, che ha accusato i tre indagati di possibili atti di concussione.

Le parole del Comandante dei carabinieri di Noto

 

 

Le attività tecniche hanno permesso di evidenziare il primo episodio di concussione, in cui i sospettati hanno chiesto il 50% di una fattura di 20.000 euro per lavori richiesti per il Comune. Dopo questo episodio, i carabinieri hanno condotto ulteriori indagini per evidenziare eventuali connivenze tra dipendenti e funzionari, emergendo altri due episodi di concussione.

Gli indagati hanno anche chiesto favori per amici e parenti e hanno minacciato imprenditori per ottenere incarichi privilegiati o stipendi per conoscenti.

Il reato di concussione

La concussione è un reato previsto dal codice penale italiano che consiste nell’essersi fatto dare o promettere, anche per interposta persona, denaro o altra utilità da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio in conseguenza delle funzioni esercitate.

La concussione è una forma di corruzione che riguarda sia il pubblico ufficiale che esercita il potere di condizionamento, sia la persona che subisce la pressione e che viene costretta a dare o promettere denaro o altra utilità.

Cos’è invece la corruzione

La corruzione (concussione) è un reato previsto dal codice penale italiano e consiste nell’ottenere o tentare di ottenere un indebito vantaggio per sé o per altri mediante l’abuso di una posizione di potere o autorità.

La pena prevista per la concussione varia da un minimo di 4 a un massimo di 10 anni di reclusione. La pena è più grave se il reato viene commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio.

Concussione, corruzione e falso: così un ex Dirigente dell’Asp di Messina “favoriva” il figlio, 3 arresti 

Vicenda simile a quella operata oggi nel Siracusano è avvenuta lo scorso 12 novembre a Messina.

La polizia ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari per tre indagati per reati di concussione, corruzione, falso ideologico e altri. Salvatore Muscolino, ex direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asp di Messina, è stato accusato di aver fatto proposte esplicite a imprenditori per favorire la conclusione di contratti assicurativi con l’agenzia del figlio, Mario Muscolino. Le indagini hanno mostrato come Salvatore abbia sfruttato la sua posizione per favorire gli interessi del figlio, che era a conoscenza delle modalità usate dal padre per acquisire clienti.

Il laboratorio di analisi di Francesco Currò, accreditato presso la Regione Siciliana, sarebbe stato usato per mantenere costanti e proficui rapporti con Salvatore e favorire gli interessi dei Muscolino. Salvatore avrebbe sollecitato Currò a stilare un elenco di operatori del settore alberghiero e della ristorazione da proporre per la stipula di contratti assicurativi con l’agenzia di Mario.

Le investigazioni hanno anche illuminato un sistema corruttivo per la compravendita di false attestazioni pubbliche in materia di sicurezza alimentare gestito da Currò. Diversi titolari di attività di ristorazione sarebbero stati indotti a pagare per ottenere falsi certificati di sicurezza alimentare.