Polveri sottili a Siracusa, ben 54 “superamenti”

Polveri sottili a Siracusa, ben 54 “superamenti”

SIRACUSA – Qualità dell’aria, smog, polveri sottili: ovunque è tragedia, a Siracusa è farsa. Questi i dati. 54 volte (su un limite annuo di 35) dall’inizio del 2015 le concentrazioni di polveri sottili nell’aria cittadina hanno superato i valori-soglia previsti dalla legge (50 microgrammi per metro cubo d’aria). Gli ultimi 4 sforamenti registrati sono consecutivi e riguardano i giorni 21, 22, 23 e 24 dicembre. Ma dal 23 (fino a stamattina) non si è più avuto un riscontro pubblico dell’inquinamento, perché gli uffici della ex Provincia, ente titolare delle stazioni di monitoraggio, nonostante l’obbligo di legge non hanno più pubblicato i dati. Erano in ferie. Hanno ricominciato a pubblicarli oggi.

Eppure alla consecutività accertata dei superamenti sono legate le eventuali misure d’emergenza sul traffico. Il piano prevede pure che la consecutività dei superamenti, per essere considerata tale, debba avvenire in 2 centraline su 4. Ma la seconda centralina per superamenti, che dovrebbe certificare (o meno) l’emergenza, è quella sita in via Bixio e il Comune l’ha sfrattata il 16 settembre perché in quel sito sta effettuando lavori (Urban center): non è mai stata ricollocata. Conferenze di servizi in questa direzione, per stessa ammissione dell’assessore all’Ambiente Pietro Coppa, sono cominciate il 4 dicembre. Troppo tardi. Oggi il responsabile del settore Tutela ambientale della ex Provincia, Domenico Morello, dice: “Se ne parla a gennaio”. L’ex consulente ambientale del Comune, Giuseppe Raimondo, dimessosi tre mesi fa per aver avvertito il calo di tensione istituzionale sui temi ambientali, ha ricordato che “nell’ottica di una incompatibilità tra i lavori all’Urban center e la presenza della centralina a via Bixio avevo chiesto attenzione ai vari enti già la scorsa estate. Ma inutilmente. È assurdo rimuovere una stazione di rilevamento ambientale senza pensare di ricollocarla immediatamente”.

Dunque, carenza nelle informazioni e monitoraggio incompleto. A questo va aggiunto che le centraline hanno funzionato a singhiozzo per molti mesi a causa di guasti e difetti di manutenzione (un contratto sempre in scadenza e rinnovi precari): perciò i superamenti totali sono stati sicuramente molti di più dei già fuorilegge 54. Si pensi che l’allarme nazionale di questi giorni ha questi numeri: a Milano sono stati 89, a Roma 49. Tutto ciò sta determinando una sollevazione popolare? Macché. L’unico consigliere comunale che lancia allarmi e chiede lumi, Salvo Sorbello, viene quasi sbeffeggiato dagli interlocutori istituzionali a mezzo stampa.

Fin qui il monitoraggio e la tutela. E le fonti d’emissione? L’assessore Coppa ha ricordato che il 21 dicembre è terminato il procedimento di modifica alle Aia (Autorizzazioni integrate ambientali) degli impianti Isab Sud e Isab Nord. Si tratta della riduzione delle emissioni di Nox (Ossidi di azoto) e So2 (anidride solforosa). Va ricordato che le principali criticità del territorio riguardano altri agenti inquinanti: gli idrocarburi, il benzene, l’H2s e i solforati non ancora normati (mercaptani ecc). Prescrizioni, inoltre, sono state imposte di recente per l’emissione di polveri: procedimenti che le aziende coinvolte hanno intenzione di impugnare. Come impugnarono il decreto regionale sulle molestie olfattive, poi ritirato con l’elezione di Crocetta.

Infine, sull’inquinamento da polveri sottili l’Arpa Sicilia nel suo report 2015 per la provincia di Siracusa si esprime così: “Va ricondotto alla presenza sul territorio di specifici processi industriali”. Il report cita come “impattanti” nella formazione delle polveri sottili le attività di aziende quali: “Esso Augusta, Centrale termoelettrica Enel Augusta e i due stabilimenti Isab di Priolo e a ridosso di Siracusa”. Su questi impianti la relazione conclude: “Nell’ambito di rinnovo e revisione delle Autorizzazioni integrate ambientali andrebbero rivalutati i sistemi di abbattimento delle polveri, la loro congruità con le migliori tecnologie disponibili e quindi i limiti di emissione”.

Massimiliano Torneo