SIRACUSA – Il motopesca “Orizzonte” della marineria di Siracusa è entrato nel porto di Siracusa dopo le 23, scortato da una motovedetta della Capitaneria di Porto. Il peschereccio è stato colpito ieri mattina da raffiche di mitra sparate da una motovedetta libica mentre si trovava in acque internazionali, a circa 95 miglia dalla costa.
Torna a Siracusa il peschereccio Orizzonte
Il peschereccio è stato fatto attraccare alla banchina 4, le Forze dell’Ordine stanno procedendo alle prime verifiche. Attualmente, l’equipaggio non è ancora stato fatto sbarcare. Sul molo, i familiari degli uomini dell’equipaggio attendono ansiosi i loro cari reduci da questa drammatica avventura.
Si apprende che il motopesca era stato in mare solo per pochi giorni quando è avvenuto l’incidente. I militari della Capitaneria di Porto stanno procedendo con i controlli sulla nave peschereccio, focalizzandosi sul danno subito al timone a causa dei colpi sparati dai militari libici.
La situazione è ancora in fase di sviluppo, e si attendono ulteriori informazioni riguardo all’incidente e al destino dell’equipaggio.
Schifani: “Inaccettabile che i nostri pescatori rischino la vita per il lavoro”
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha condannato fermamente l’attacco al peschereccio siciliano da parte di una motovedetta libica, avvenuto in acque internazionali. L’episodio è stato definito come un atto di estrema gravità e il presidente ha sottolineato che simili situazioni sono accadute in passato, rappresentando una minaccia costante per i pescatori delle nostre marinerie.
Il presidente Schifani ha ribadito che è inaccettabile che i pescatori rischino la vita ogni giorno mentre svolgono la loro professione e rivendicano il loro diritto di lavorare in sicurezza. Sebbene questa volta non ci siano state vittime, l’episodio ha causato molta paura.
Il presidente ha affermato di essere in costante contatto con la Farnesina e il ministro Tajani, e nei prossimi tempi, chiederà un incontro con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per discutere di misure atte a mettere in sicurezza le acque davanti alle coste della Sicilia e prevenire futuri atti di violenza come quello subito dall’equipaggio del peschereccio “Orizzonte” della marineria di Siracusa, che si è verificato a circa 95 miglia al largo delle coste libiche.