SIRACUSA – La consolidata sinergica collaborazione istituzionale tra Questura e Guardia Costiera di Siracusa ha consentito, nella tarda serata di ieri, di porre in essere una attività investigativa e repressiva a tutela delle risorse dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, interrompendo in zona protetta l’attività di pesca subacquea in orario notturno da parte di pescatori di frodo dotati di autorespiratori.
Durante la programmata attività di sistematica vigilanza dell’Area Marina Protetta il personale militare della Motovedetta M/V CP 323 della Capitaneria di Porto di Siracusa ha notato sulla terraferma, all’altezza del varco 27 prospiciente via degli Zaffiri, alcuni fasci luminosi e alcuni individui in movimento i quali, alla vista dell’unità in pattugliamento, si sono nascosti dietro la scogliera spegnendo le torce.
A causa dell’impossibilità per il personale a bordo della motovedetta di raggiungere la costa per i bassi fondali, la sala operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa ha richiesto il supporto della Questura di Siracusa che, in brevissimo tempo, è intervenuta via terra con proprio personale con l’invio di due Volanti in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Giunto sul posto, il personale della Polizia di Stato ha individuato inizialmente due autovetture nascoste tra i rovi sulla scogliera e immediatamente dopo, nascosti tra gli scogli, 6 soggetti, tre dei quali indossavano ancora muta da sub bagnata. Inoltre sono stati rinvenuti 3 coppie di bombole con i rispettivi erogatori, 3 fucili da sub e 3 torce, 1 G.A.V. (Giubbotto ad Assetto Variabile), nonché una grossa rete contenente ancora il pescato di frodo.
Tutti i soggetti, sei persone provenienti dalla provincia di Catania, sono stati identificati e scortati negli uffici della Guardia Costiera di Siracusa per i successivi adempimenti di rito, a seguito dei quali il personale operante di questa Capitaneria di Porto e della Questura di Siracusa hanno provveduto rispettivamente a elevare i processi verbali di illecito amministrativo per la violazione:
- della normativa vigente in materia di pesca sportiva, ricreativa e subacquea, per aver effettuato pesca subacquea in orario notturno con l’ausilio di autorespiratori, con relativo sequestro degli attrezzi e del pescato;
- delle norme relative alle misure restrittive in materia anti Covid-19 e del Codice della Strada.
Al termine delle attività di contestazione degli illeciti accertati, si è proceduto anche al sequestro amministrativo dell’attrezzatura da pesca e di circa 6 chili di prodotto ittico di varie specie, che nel corso di questa mattinata, a seguito di visita organolettica, è stato giudicato idoneo al consumo umano da parte del competente Servizio Veterinario della locale A.S.P. e donato in beneficenza.