Operazione congiunta della DIA di Catania e della GDF di Siracusa: arrestato boss

Operazione congiunta della DIA di Catania e della GDF di Siracusa: arrestato boss

SIRACUSA – È accaduto stamattina, in provincia di Siracusa; un’operazione congiunta della DIA di Catania e della Guardia di Finanza della città aretusea, ha portato all’arresto di Nunzio Salafia. L’uomo, appartenente al clanAparoNardoTrigila“, era già stato oggetto di un provvedimento di confisca dei beni emanato dalla Corte Penale di Siracusa.

Nunzio Salafia inoltre era stato anche segnalato alla DDA di Catania.

Nella sua posizione di esponente di spicco del clan di appartenenza, il malavitoso ha tentato più volte nel corso della sua esistenza di dare vita ad una potente alleanza che, oltre agli Aparo, ai Nardo e ai Trigila, fondesse anche le cosche dei Santa Panagia, dei Bottaro e degli Attanasio.

Nunzio Salafia era già stato schedato dalle forze dell’ordine; i reati contestatigli variano da sequestro di persona ad estorsione  e, ovviamente, associazione a delinquere di stampo mafioso. L’arresto del pericoloso boss mafioso è stato stavolta motivato dall’esito di alcune indagini condotte dalla polizia e finalizzate ad impedire l’accumulo di illecite ricchezze alla mafia e ai suoi noti esponenti.

Si giustifica così anche il conseguente provvedimento di confisca di beni di proprietà dell’uomo il cui valore si aggirava sui 500 mila euro. In particolare al boss degli Aparo sarebbero state sequestrate due aziende (una attiva nel settore alimentare, l’altro nell’ambito delle costruzioni e aventi rispettivamente sede a Siracusa e Melilli), le relative attrezzature dislocate nei capannoni industriali, tre veicoli (alcuni dei quali destinati al lavoro in cantiere), nonché liquidità provenienti da prodotti bancari e finanziari.

Ad incastrare il boss mafioso, oltre forse all’idea di essere ormai un “intoccabile”, sarebbe stata in sintesi la dissonanza tra i redditi dichiarati e i beni effettivamente da lui posseduti. Una parte di questi comunque erano diventati di sua proprietà grazie alla compiacenza (più o meno forzata) di alcuni prestanome