Operazione Augusta 2016: inizia il recupero dei corpi. Musarra: “Non sappiamo cosa ci aspetta”

Operazione Augusta 2016: inizia il recupero dei corpi. Musarra: “Non sappiamo cosa ci aspetta”

AUGUSTA – È atteso per domenica, al porto di Augusta, il relitto del barcone affondato un anno fa al largo della Libia, con a bordo circa 700 migranti. 

L’operazione di recupero del relitto e delle salme doveva partire alla fine di aprile scorso ma, a causa di problemi metereologici, si è dovuto attendere qualche giorno. 

Questa è una delle più grandi tragedie marittime verificatesi nel Mediterraneo. E oggi al corpo nazionale dei Vigili del Fuoco spetta il compito più delicato: il recupero dei corpi dei migranti vittime del naufragio.

“Non sappiamo ancora cosa ci aspetta. Il tempo stimato per il recupero delle salme è di circa 7/8 giorni, salvo complicazioni”: queste le parole del segretario regionale Conapo (sindacato autonomo Vigili del Fuoco), Giuseppe Musarra, intervistato telefonicamente dalla nostra redazione.

Un lavoro difficile, sia fisicamente sia dal punto di vista psicologico. Musarra, infatti, ci ha spiegato come “siamo a rischio sindrome burnout per l’alto stress mentale provocato da questo tipo di operazione”. 

Non esistono, infatti, simili precedenti storici a cui fare riferimento, pertanto si tratta di un’esperienza nuova ed imprevedibile: “Ci ritroveremo a 370 metri di profondità, senza luce e con temperature fuori dalla norma. Tra l’altro, non sappiamo nemmeno in che condizioni, dopo un anno, possano essere i corpi di quelle povere vittime”.

L’operazione dei vigili consisterà nell’individuare i corpi e le presunte masse biologiche esistenti a bordo del relitto e trasferirli dentro l’hangar per poi consegnarli, successivamente, ad altri enti che si occuperanno di portare le salme all’esterno del capannone fino al luogo in cui verranno effettuate le successive fasi a cura del personale medico. 

Anche se, ufficialmente, non dovrebbero esserci rischi biologici, da giorni è stata attivata una procedura per evitare qualsiasi tipo di complicazione ed evenienza: “Saremo ancorati a dei sistemi di sicurezza per salvaguardarci da qualsiasi rischio”.

I corpi stimati sono circa 400 anche se, ripete Musarra, “non sappiamo in che condizioni li ritroveremo. Sopra la stiva, durante il recupero del relitto, sono stati rinvenuti due corpi in condizioni pessime”.

Per questo duro lavoro, i vigili del fuoco impegnati saranno circa 400. A livello nazionale si conta una forte carenza di personale: questo uno dei motivi per il quale, ci spiega il segretario regionale, “il 18 maggio manifesteremo, in tutte le prefetture d’Italia, per chiedere la giusta attenzione che un vigile del fuoco merita. Non chiediamo privilegi”. 

“La vita di un vigile ha lo stesso valore di quella di un poliziotto”: conclude così il segretario regionale Conapo, Giuseppe Musarra.