Omicidio Vizzini, intimidazioni alla famiglia del presunto killer Quartarone: portone incendiato e bomba carta vicino casa del suocero

Omicidio Vizzini, intimidazioni alla famiglia del presunto killer Quartarone: portone incendiato e bomba carta vicino casa del suocero

PACHINO – Due intimidazioni ieri ai danni della famiglia di Massimo Quartarone, accusato dell’omicidio del 55enne Corrado Vizzini.

Intorno alle 16,30 di domenica pomeriggio, infatti, il portone dell’abitazione della famiglia, situata a Pachino (in provincia di Siracusa), sarebbe stato incendiato da ignoti. Poco dopo, invece, una bomba carta sarebbe stata lanciata nei pressi della casa del suocero del presunto killer.

La polizia di Stato sta indagando sui due episodi. Secondo alcune indiscrezioni, questi gesti di minaccia potrebbero inquadrarsi nella lotta tra bande criminali rivali della zona.

Nel frattempo prosegue l’inchiesta sull’agguato mortale a Vizzini lo scorso 16 marzo, per il quale sono stati arrestati, oltre a Quartarone, anche Sebastiano Romano, Giuseppe Terzo e Stefano Di Maria. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona in cui è avvenuto l’assassinio avrebbero ripreso Quartarone mentre esplodeva quattro colpi di pistola contro la vittima, che si trovava a bordo di un motorino, per poi darsi immediatamente alla fuga.

Il 55enne, gravemente ferito, è deceduto in ospedale dopo 10 giorni.

Immagine di repertorio