AVOLA – Ha confessato di aver ucciso Loredana Lo Piano, ma non ha ancora chiarito le cause che lo avrebbero spinto a commettere il folle gesto: si tratta di Giuseppe Lanteri, 19 anni, ex fidanzato della figlia della donna.
Loredana, 47 anni, era un’infermiera originaria di Caltanissetta, che da anni viveva e lavorava ad Avola, in provincia di Siracusa, come caposala di Oncologia all’ospedale G. Di Maria.
La donna è stata uccisa a coltellate ieri mattina, intorno alle 7,30, davanti alla porta della propria abitazione. Le forze dell’ordine si sono messe immediatamente alla ricerca del colpevole del brutale omicidio.
Da subito l’ex fidanzato della figlia 18enne era stato indicato come possibile sospetto, visto che, secondo quanto riportato dalla stampa locale, avrebbe minacciato sia l’infermiera che la figlia di quest’ultima nei giorni precedenti all’omicidio.
A permettere di rintracciarlo e sottoporlo a interrogatorio sarebbero state delle intercettazioni dei contatti telefonici fra il giovane e il cognato, residente a Trapani.
La scorsa notte, durante il lungo colloquio con gli agenti, il giovane ha ceduto e ha confessato di essere l’esecutore dell’omicidio, ma non avrebbe rivelato le vere ragioni nascoste dietro l’efferato assassinio dell’infermiera, anche se il sospetto è che la donna sia stata uccisa durante un tentativo di difendere la figlia dal 19enne.
Nel frattempo, l’opinione pubblica nazionale, venuta a conoscenza della tragedia tramite gli organi di stampa locali e nazionali, è rimasta profondamente colpita da quest’ennesimo caso di femminicidio. Diverse persone hanno espresso il loro dolore per la morte della 47enne con messaggi di cordoglio.
La Consulta Femminile Avola ha risposto così alla triste vicenda: “Abbiamo appreso con grande sgomento la notizia dell’uccisione di Loredana Lo Piano, caposala di Oncologia dell’ospedale G. Di Maria di Avola, ad opera di un giovane ex fidanzato di una delle sue figlie. È inconcepibile che si possa morire così solo per aver voluto proteggere la propria figlia da un pazzo, un irresponsabile, un violento. La Consulta Comunale Femminile tutta esprime sconcerto, angoscia e un senso di impotenza di fronte a un crimine così efferato e si associa al dolore dei familiari per la grave perdita”.
Elena, una conoscente, scrive su Facebook: “Senza parole… Io la conoscevo, era una donna dolce e buona. Riposa in pace”. Commento simile quello di Rosalba, che sui social ricorda la stupenda personalità dell’infermiera: “Una persona speciale. Il suo lavoro svolto con professionalità, umanità e ottimismo. Una vera tragedia”.
Fonte immagine: Facebook
Il giovane avrebbe confessato l’omicidio, ma non le cause che lo avrebbero spinto a compiere il folle gesto
