Omicidio Francofonte, il giovane arrestato: “Minacciato e aggredito prima del fatto”

Omicidio Francofonte, il giovane arrestato: “Minacciato e aggredito prima del fatto”

FRANCOFONTE – Continuano ad aggiungersi tasselli nel tragico omicidio di Francofonte che ha visto come vittima Nicolas Lucifora, 16enne accoltellato nella notte tra il 19 e il 20 aprile scorso nel comune del Siracusano. L’indagato 22enne Francesco Milici, ha dichiarato ai magistrati di essere stato minacciato di morte e aggredito prima dell’episodio.

L’indagato, difeso dagli avvocati Vanessa Impeduglia e Massimiliano Lo Presti, sarà condotto domani mattina al palazzo di giustizia di Siracusa dove alle 9 si terrà l’udienza di convalida del fermo davanti al gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco.

Omicidio Francofonte, la ricostruzione di Francesco Milici

Secondo la ricostruzione di Milici, Nicolas Lucifora e un altro giovane avrebbero inviato al telefonino dell’indagato dei messaggi minacciosi, tra cui anche di morte. I legali fanno sapere inoltre che i due avrebbero cercato di rintracciare il 22enne nel suo luogo di lavoro, senza riuscirci.  individuarlo.

Ricerche concluse nel pub della tragedia, in via Nastro Azzurro, dove l’indagato si trovava insieme alla fidanzata. I giovani l’avrebbero invitato ad uscire fuori “per parlare”e solo grazie a una terza persona, che lo avrebbe rassicurato, il 22enne si sarebbe deciso ad affrontarli.

Poco dopo, come raccontato dall’indagato per omicidio, sarebbe stato preso prima a schiaffi poi, uno dei due, armato di un tirapugni lo avrebbe colpito in pieno volto.

La fidanzata sarebbe uscita per aiutarlo ma senza risultati, poi il 22enne, che evidentemente aveva con se un coltello, avrebbe reagito, colpendo il 16enne, deceduto nel giro di qualche minuto.

L’ipotesi amorosa e l’autopsia

Smentita dall’avvocato l’ipotesi che dietro lo scontro ci fosse una contesa amorosa. Nella ricostruzione fornita dalla difesa, a seguito delle lesioni riportate dall’aggressione, Milici è finito in ospedale, dove è rimasto per due giorni. Il giovane ha chiesto aiuto ai carabinieri per timore di ritorsioni.

Nelle prossime ore, invece, sarà eseguita l’autopsia sul corpo della vittima per chiarire le dinamiche dell’omicidio.