Morte Corrado Leone, la madre chiede giustizia. Il legale: “Indagini vadano avanti, bisogna vederci chiaro”

Morte Corrado Leone, la madre chiede giustizia. Il legale: “Indagini vadano avanti, bisogna vederci chiaro”

NOTO – C’è il grido disperato di una madre dietro la richiesta di giustizia per la morte di Corrado Leone, il centauro rimasto vittima dell’incidente stradale avvenuto il 4 novembre 2018 lungo la SS 287 Noto-Palazzolo. Lei, Placida Basile, 54 anni, da oltre due mesi e mezzo si batte affinché la tragica fatalità che ha portato alla scomparsa del figlio non cada nel dimenticatoio.

Tante, troppe le morti avvenute in questi mesi sulle strade siciliane. Quella di Corrado Leone è avvenuta nel modo più impensabile. Una mucca, infatti, avrebbe invaso la carreggiata percorsa dal motociclista. Nonostante la sua reazione, Corrado non sarebbe riuscito a scansare l’animale, centrandolo in pieno e venendo sbalzato dal sellino per alcuni metri. Un impatto che non gli ha lasciato scampo.

Il ragazzo, da quello che risulta dalle testimonianze di altri amici che erano con lui, si trovava a bordo di una grossa motocicletta e andava a velocità molto moderata. A un certo punto si è ritrovato al centro della carreggiata delle mucche libere e chiaramente incustodite e quindi non è stato in grado di frenare, ha impattato con una mucca ed è caduto, morendo“, ci spiega Maria Amenta, uno dei legali che assiste Placida Basile nella sua battaglia.

Purtroppo – sottolinea l’avvocato – è un problema noto di quella zona. È un’area agricola, ci sono tantissimi animali e, evidentemente, chi dovrebbe controllare meglio la strada non lo fa. Parecchie volte si vedono questi animali incustoditi in giro per le strade. Dopo questa vicenda gravissima ci sono state su Facebook le testimonianze di altre persone che si sono trovate dopo pochissimo tempo nelle medesime condizioni“.

In quanto legale della signora vorrei vederci chiaro in questa vicenda. Ho proceduto con delle raccomandate in messa in mora sia nei confronti dell’ufficio veterinario di Siracusa sia nei confronti dell’Anas. Secondo me, chi viaggia deve stare al sicuro e l’Anas deve controllare o predisporre le modalità affinché animali di questo tipo non transitino liberamente. L’altro giorno ho depositato alla procura di Siracusa anche una mia istanza perché gradirei che le indagini venissero portate avanti verificando, relativamente a quella zona, altre presunte segnalazioni dei cittadini“.

Se ce ne sono state, le cose cambiano perché vuol dire che nessuno si è occupato di questo problema. Come si sono svolti i fatti li conosciamo solo perché ci è stato raccontato dalle altre persone, sarebbe interessante capire anche le modalità del decesso. Va capito se questo ragazzo è morto sul colpo o successivamente, perché sarebbe molto importante per il risarcimento da richiedere. Mi auguro che la procura si muova“, conclude l’avvocato Amenta.