SIRACUSA – Si è tenuto ieri il processo di primo grado, che si è concluso con due condanne, per la morte di una turista abruzzese 66enne avvenuta nel 2016 in una casa vacanze di Avola, nel Siracusano, dove quest’ultima alloggiava con il marito e un’altra coppia di turisti.
I titolari dell’immobile situato a vico Gioberti ad Avola, Maria Gallitto e Giovanni Alessi, difesi dagli avvocati Antonino Campisi e Giovanni Giuca, dovranno scontare sette mesi di reclusione, pena sospesa.
È stato assolto, invece, Sebastiano Ferlito, assistito dell’avvocato Natale Vaccarisi, perché Giovanni Alessi non sussiste.
L’incidente era stato causato da una fuga di gas all’interno dell’appartamento, precisamente nell’ottobre del 2016, quando la donna morì nonostante il disperato tentativo di trasporto in elisoccorso in un ospedale di Palermo. Le ustioni sul corpo, però, non le avrebbero lasciato scampo.
Il marito rimase ferito ma senza gravi conseguenze, mentre i turisti al secondo piano si salvarono.
Il processo è per omicidio colposo con lesioni personali colpose e crollo di costruzione, si è aperto a novembre 2017 dove si sono costituiti parte civile i parenti della vittima. I titolari, inoltre, sono stati condannati al risarcimento delle parti civili.
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